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I quartieri di Garbatella, del Quadraro, di San Basilio, del Quarticciolo e del Tufello sono stati progettati agli inizi del novecento come aree di edilizia popolare. (Gabriele Lungarella)
L’antica urbe aveva il suo margine nelle cinte murarie, quelle serviane più antiche e quelle aureliane edificate in seguito. Nate per proteggersi dagli invasori, queste mura erano il segnale dell’egemonia di Roma. (Vincenzo Labbellarte)
Negli anni trenta del novecento, durante il periodo fascista, il monte Terminillo divenne un’importante meta di turismo invernale considerata la “montagna dei romani”. (Michele Vittori)
Appezzamenti di terreno coltivati come veri e propri orti. Quelli che finora erano terreni abbandonati diventano spazi condivisi dai cittadini; terre da curare e da coltivare. (Paolo Fusco)
La frazione di Polline Martignano ha una storia particolare e anomala: situata nei pressi del lago di Bracciano, a quaranta chilometri dalla capitale, è considerata parte del XV municipio di Roma. Una zona urbana fuori le mura della città. (Daniele Cametti Aspri)
Nel 1940, per evitare le continue e secolari esondazioni del fiume Tevere nell’area della Magliana, fu realizzata un’opera idraulica che riducesse il corso del fiume di quasi tre chilometri, il cosiddetto Drizzagno del Tevere. (Michele Miele)
Roma città di mare. Ostia ne è il margine naturale, la linea di confine oltre la quale non è possibile espandersi, costruire nuovi quartieri. (Mauro Quirini)

Alla scoperta dei confini di Roma

LìMINE. Guida ai limiti di una città è un progetto collettivo, curato da Massimo Siragusa, che ha chiesto a sette fotografi di lavorare sul concetto di limite. Ognuno di loro lo ha interpretato in modo mutevole, scegliendo come punto di partenza Roma e il suo territorio.

“Un’insolita e parziale guida di Roma, che ci offre una chiave di lettura dello spazio che ci circonda dandoci codici di comprensione e un metodo per decifrarlo”, spiega Siragusa. I sette fotografi, Daniele Cametti Aspri, Paolo Fusco, Vincenzo Labellarte, Gabriele Lungarella, Michele Miele, Mauro Quirini e Michele Vittori, hanno indagato varie zone di Roma, dalle cinte murarie alle piccole frazioni, dalle spiagge ai quartieri popolari fino al Monte Terminillo.

Il progetto è diventato un libro, LìMINE. Guida ai limiti di una città, curato da Irene Alison, con una postfazione di Francesco Pacifico.

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