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L’ultimo abitante dell’isola di Kpogbor, Ghana, 2016. (Matilde Gattoni)
Amina Suleiman Gas tra le carcasse del suo bestiame. Gli animali sono morti a causa della siccità. Villaggio di Barwako, Somalia, 2017. (Georgina Goodwin, EverydayClimateChange)
Peia Kararaua, 16 anni, sull’atollo di Tarawa, Repubblica di Kiribati, nell’oceano Pacifico, colpito dalle alluvioni, 2014. (Vlad Sokhin, EverydayClimateChange)
Quando si alza il livello del fiume, il villaggio di Fumeveh, in Ghana, viene sommerso, 2016. (Matilde Gattoni)
Vista aerea della base artica di Ny-Ålesund, Norvegia, 2016. (Paolo Verzone, EverydayClimateChange)
Pesci lasciati a essiccare, a nord di Pondicherry, India, 2015. (James Whitlow Delano, EverydayClimateChange)
Esondazione della Senna, Parigi, 2016. (J.B. Russell, EverydayClimateChange)
Diga di Glen Canyon, lago Powell, Arizona, 2015. (Franck Vogel, EverydayClimateChange)
Foca di Weddell, isola Half Moon, Antartide. (Daisy Gilardini)
Pinguini reali sulla spiaggia, Volunteer Point, isole Falkland. (Daisy Gilardini)

Sguardo sul clima

Il 10 novembre comincia a Lugano, in Svizzera, la sesta edizione del LuganoPhotoDays, quest’anno dedicata al cambiamento climatico. Tra le mostre, che resteranno aperte fino al 19 novembre, ci sono EverydayClimateChange, un progetto ideato da James Whitlow Delano, Ocean rage della fotografa Matilde Gattoni e del giornalista Matteo Fagotto e Meraviglie polari: fotografie dagli estremi del mondo della fotografa ticinese Daisy Gilardini. Esposti anche i lavori dei vincitori dei diversi concorsi realizzati all’interno della manifestazione.

EverydayClimateChange è un lavoro fatto da quaranta fotografi provenienti da tutto il mondo. Cominciato su Instagram con l’obiettivo di raccontare le conseguenze del cambiamento climatico, si è poi trasformato in una mostra itinerante. Ocean rage documenta gli effetti sul paesaggio naturale e sulle comunità che abitano sulla costa dell’Africa occidentale, dal Ghana al Togo fino al Benin. Meraviglie polari: fotografie dagli estremi del mondo è invece una sezione di immagini realizzate da Daisy Gilardini nel corso di più di sessanta spedizioni in Artico e in Antartide, tra alcuni degli ecosistemi più fragili del pianeta.

Oltre alle mostre, il programma della manifestazione prevede una serie di incontri sul clima con fotografi ed esperti del settore.

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