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The first march of gentlemen. (Rafal Milach)
The first march of gentlemen. (Rafal Milach)
The first march of gentlemen. (Rafal Milach)
The first march of gentlemen. (Rafal Milach)
The first march of gentlemen. (Rafal Milach)
The first march of gentlemen. (Rafal Milach)
The first march of gentlemen. (Rafal Milach)
The first march of gentlemen. (Rafal Milach)
The first march of gentlemen. (Rafal Milach)
The first march of gentlemen. (Rafal Milach)
The first march of gentlemen. (Rafal Milach)
The first march of gentlemen. (Rafal Milach)

La marcia dei gentiluomini

Nel 2016, durante la sua residenza d’artista a Września, in Polonia, il fotografo Rafal Milach ha realizzato la serie The first march of gentlemen, un progetto, diventato anche un libro, che mescola fotografia d’archivio, arte e collage.

Il lavoro è nato da una ricerca che il fotografo polacco ha svolto sul passato della città e, successivamente, scoprendo l’archivio del fotografo amatoriale Ryszard Szczepaniak, che negli anni cinquanta e sessanta fotografò la popolazione locale. I giovani uomini ritratti nelle foto – sia civili sia militari – avevano affascinato molto Milach. Soprattutto per gli abiti eleganti che indossavano: gli sembravano lontani dal regime comunista dell’ex Unione Sovietica.

Milach ha unito questo materiale d’archivio a un fatto storico che segnò la città di Wrzesnia dal 1901, quando la Polonia occidentale era il sotto il controllo della Germania. Un gruppo di cento persone, tra genitori e studenti delle scuole primarie, scioperarono per quattro anni contro l’imposizione di usare solo il tedesco a scuola e contro le violenze da parte degli insegnanti.

Il risultato finale è un mondo immaginario dove le fotografie d’archivio sono state ritagliate e incollate all’interno di scenografie geometriche e colori accesi, in una forma che richiama quella dei libri per bambini.

“Gli uomini restano intrappolati in queste forme e le loro facce non hanno espressione, se non quella di una genuina indifferenza. Capiscono che la loro libertà è un’illusione e che in realtà è sotto il controllo di un’autorità superiore”?, si chiede Milach.

Le sue foto saranno esposte negli spazi di Fonderia 20.9, a Verona, dall’8 dicembre al 13 gennaio 2018.

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