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Jimmy Paulette and Tabboo! in the bathroom, New York, 1991. (Nan Goldin)
Migrant family, Texas, 1936. (Dorothea Lange)
Ethel Shariff in Chicago, 1963. (Gordon Parks)
Thanksgiving, 1992. (Tina Barney)
Yazoo City, Mississippi, 1979. (Nicholas Nixon)
Self-portrait with family in suv, Michigan, 2007. (Julie Mack)
Felix and his wife, Buffalo, dalla serie Lower West Side revisited, 1992. (Milton Rogovin)
Untitled (Hidden mother), 1860-1870. (Autore sconosciuto)
Mum in her bathtub, Washington, 2002. (Sage Sohier)
Misty Dawn and Alisa, Northern California, 1989. (Jock Sturges)

Indagine sulla famiglia

Con ottanta immagini scattate da fotografi statunitensi nel corso degli ultimi centocinquant’anni, la mostra (un)expected families si presenta come un’esplorazione della famiglia americana.

“La famiglia è una struttura sociale di cui tutti abbiamo esperienza in un modo o nell’altro. Abbiamo scelto ritratti in cui i vari componenti fanno parte dell’inquadratura, anche quando uno di loro è il fotografo o la fotografa dello scatto”, spiega la curatrice Karen Haas. L’idea è quella di raccontare non solo com’è cambiata la famiglia, ma anche il modo di fotografarla.

Ci sono relazioni romantiche, rapporti più inusuali, e famiglie composte da più generazioni. “Anche gli stili sono diversi, si passa da quello documentario alle foto d’archivio, dalla fine art a immagini più spontanee”.Tra i fotografi scelti ci sono Dorothea Lange, Nan Goldin e Carrie Mae Weems.

La mostra, esposta al Museum of fine arts di Boston, durerà fino al 17 giugno 2018.

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