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Apice. (Valeria Laureano)
Apice. (Valeria Laureano)
Apice. (Valeria Laureano)
Apice. (Valeria Laureano)
Apice. (Valeria Laureano)
Apice. (Valeria Laureano)
Apice. (Valeria Laureano)
Apice. (Valeria Laureano)
Apice. (Valeria Laureano)
Apice. (Valeria Laureano)

Tra macerie e nostalgia

Apice è il progetto della giovane fotografa Valeria Laureano, che sarà esposto dall’8 giugno ai Magazzini fotografici di Napoli.

La serie prende il nome dal comune campano distrutto dai terremoti che colpirono l’Irpinia, e che è rimasto da allora isolato e inaccessibile. Attraverso le foto ritrovate degli abitanti del paese e i negativi realizzati dalla fotografa e impressi su lastre di vetro, il progetto ricostruisce la storia di Apice vecchia, parzialmente evacuata dopo il terremoto in Irpinia del 1962 e poi completamente distrutta e abbandonata in seguito a quello del 1980.

“Le fotografie recuperate convivono al fianco di negativi di luoghi e paesaggi di Apice vecchia che ho scattato, sviluppato e poi sotterrato per restituire anche a queste nuove foto un velo di distruzione e nostalgia che abita il paese”, spiega Laureano.

La mostra a Napoli è curata da Roberta Fuorvia e durerà fino al 21 luglio.

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