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Dalla serie Dare alla luce. (Amy Friend, Per gentile concessione di L'Artiere)
Dalla serie Dare alla luce. (Amy Friend, Per gentile concessione di L'Artiere)
Dalla serie Dare alla luce. (Amy Friend, Per gentile concessione di L'Artiere)
Dalla serie Dare alla luce. (Amy Friend, Per gentile concessione di L'Artiere)
Dalla serie Dare alla luce. (Amy Friend, Per gentile concessione di L'Artiere)
Dalla serie Dare alla luce. (Amy Friend, Per gentile concessione di L'Artiere)
Una pagina di Stardust. (Per gentile concessione di L'Artiere)
Il volume di Stardust. (Per gentile concessione di L'Artiere)

La memoria delle stelle

“Nell’uso del mezzo fotografico, non mi interessa molto catturare una realtà tangibile. Al contrario, il mio scopo è di esplorare il rapporto tra il visibile e l’invisibile”. In queste frasi è racchiusa la sostanza dell’approccio di Amy Friend, autrice del progetto Dare alla luce, pubblicato dalla casa editrice L’Artiere con il titolo Stardust.

Anche se l’italiano non è la sua lingua, Friend ha scelto l’espressione “dare alla luce” per il suo legame con il concetto di nascita. In effetti l’artista canadese ha dato nuova vita, e un nuovo significato, a foto ritrovate nell’archivio di famiglia e nei mercatini delle pulci, che raccontano giornate spensierate, in vacanza, all’aperto oppure sono dei ritratti da spedire a un amore lontano.

Friend è intervenuta su queste vecchie foto realizzando dei forellini; poi le ha retroilluminate e fotografate. “Con un procedimento che l’apparenta ad un’alchimista, Friend reinterpreta e rende vibranti immagini antiche, cariche di senso e di emozioni, restituendogli una dimensione estetica e poetica supplementare” scrive la curatrice del libro Laura Serani, che aggiunge: “Punti luminosi animano le immagini e così anche le più semplici diventano magiche, sotto una pioggia di polvere di stelle o come se fossero attraversate da cortei di lucciole”.

Nell’edizione curata da L’Artiere il progetto è stato rivisto e adattato al formato cartaceo, con il design di Gianni Giulianelli. Le immagini sono stampate su una carta forata a laser e con una rilegatura alla francese, interpretando al meglio le atmosfere create da Friend.

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