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Weimaraner yawning, dalla serie Dogs gods. (Tim Flach)
Egyptian bats, dalla serie More than human. (Tim Flach)
Flying mop, dalla serie Dogs gods. (Tim Flach)
Featherless chicken, dalla serie More than human. (Tim Flach)
Bhajan licking, dalla serie More than human. (Tim Flach)
Topiary, dalla serie Dogs gods. (Tim Flach)
Barney, dalla serie More than human. (Tim Flach)
Corpse bride, dalla serie Dogs gods. (Tim Flach)
Monkey eyes, dalla serie More than human. (Tim Flach)
bring me sunshine, dalla serie Dogs gods. (Tim Flach)

La selezione innaturale di Tim Flach

Da anni il fotografo britannico Tim Flach esplora l’interazione tra gli animali e l’ambiente, ritraendo varie specie – in particolare quelle rare o in via d’estinzione – con l’obiettivo di far riflettere lo spettatore sul bisogno di proteggerle.

Ora i suoi lavori sono in mostra alla galleria Lumière brothers center for photography di Mosca, in Russia, con il titolo Unnatural selection, fino al 6 gennaio 2019.

L’esposizione include alcune foto del progetto Equus, durato sette anni e dedicato ai cavalli; Dogs gods, un lavoro sui cani realizzato nel 2010; More than human del 2012 sugli animali selvatici che assumono pose o hanno atteggiamenti simili agli essere umani. E il nuovo lavoro, Endangered, che è ancora in corso, sulle specie in via d’estinzione.

“Non abbiamo mai studiato il mondo animale in maniera approfondita come oggi, eppure non siamo mai stati così lontani gli uni dagli altri”, dice il fotografo.

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