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Affection. (Abi Shehu)
Affection. (Abi Shehu)
Behind the fog, an invisible border. (Marlin Dedaj)
Behind the fog, an invisible border. (Marlin Dedaj)
Albanian cinema paradiso. (Elton Gllava)
Albanian cinema paradiso. (Elton Gllava)
Absishë. (Orestia Kapidani)
Absishë. (Orestia Kapidani)
Anywhere anytime. (Erjola Zhuka)
Anywhere anytime. (Erjola Zhuka)
The big snake. (Bib Frrokaj)
The big snake. (Bib Frrokaj)
My name is Erdiola. (Erdiola Mustafaj)
My name is Erdiola. (Erdiola Mustafaj)

Sette fotografi albanesi

Il museo Marubi di Scutari, in Albania, ospita la mostra Sette fotografi albanesi. Una residenza, curata da François Cheval, fino al 7 gennaio 2020. “Con questa esposizione il museo vuole dare spazio agli autori albanesi contemporanei”, spiegano gli organizzatori.

I sette artisti – Abi Shehu, Bib Frrokaj, Elton Gllava, Erdiola Kanda Mustafaj, Erjola Zhuka, Marlin Dedaj e Orestia Kapidani – hanno trascorso quattro settimane a Scutari dove hanno lavorato e partecipato a letture, incontri e dibattiti per approfondire una ricerca sul tema “Oltre l’immagine”.

Il lavoro di Abi Shehu, Affection, riflette per esempio sul perché si sente il bisogno di indossare una maschera davanti agli altri. Attraverso l’uso delle luci e delle ombre, fotografando sempre la stessa donna, usando specchi e altre superfici riflettenti, Shehu riflette sul modo in cui osserviamo noi stessi.

Erdiola Mustafaj invece ha viaggiato indietro nel tempo tornando nel luogo dov’è cresciuto con sua nonna, prima di trasferirsi in Italia all’età di sei anni con la sua famiglia. A Elbasan ha ritrovato le sensazioni e le emozioni di quando era un bambino: “Come il silenzio della solitudine e la speranza”, spiega.

In Behind the fog, an invisible border Marlin Dedaj offre una visione sulla Bosnia Erzegovina di oggi con un lavoro cominciato nel 2015, in cui ha cercato di documentare le tracce del passato a quasi 25 anni dalla fine della guerra.

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