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5.44, Foro italico. (Roselena Ramistella per Internazionale)
4.00, mercato ortofrutticolo. (Roselena Ramistella per Internazionale)
05.30, mercato di Ballarò. (Roselena Ramistella per Internazionale)
6.02, Foro italico. (Roselena Ramistella per Internazionale)
6.28, Porta felice. (Roselena Ramistella per Internazionale)
7.10, mercato di Ballarò. (Roselena Ramistella per Internazionale)
7.10, mercato di Ballarò. (Roselena Ramistella per Internazionale)
7.18, 5.35, mercato di Ballarò. (Roselena Ramistella per Internazionale)
6.48, mercato di Ballarò. (Roselena Ramistella per Internazionale)
8.04, mercato di Ballarò. (Roselena Ramistella per Internazionale)
7.18, mercato di Ballarò. (Roselena Ramistella per Internazionale)
8.57, via Maqueda. (Roselena Ramistella per Internazionale)
8.34, Ballarò. (Roselena Ramistella per Internazionale)
9.54, quartiere Il capo. (Roselena Ramistella per Internazionale)
8.58, via Maqueda. (Roselena Ramistella per Internazionale)

L’alba a Palermo

Per la copertina del numero 1358 di Internazionale, 24 ore in Italia, l’8 maggio quaranta giornalisti, scrittrici e fotografi hanno incontrato decine di persone, dal Friuli-Venezia Giulia alla Sicilia, per raccontare paure, difficoltà e speranze nella prima settimana della fase due, dopo la fine dell’isolamento.

La fotografa Roselena Ramistella era a Palermo e ha seguito la sua città dall’alba alle 10. “Sono partita da Ballarò alle 3.45. La città era completamente vuota, compreso il mercato. A tenermi compagnia c’erano solo le luci che provenivano dalle finestre di alcune case”, racconta. Così alle 4 si è spostata al mercato ortofrutticolo, ai piedi di monte Pellegrino, che invece a quell’ora era già pieno di vita, con i camionisti e gli agricoltori in fila per entrare, uno alla volta.

Tornata a Ballarò il mercato era aperto e ha potuto ritrarre alcuni commercianti. “Fischiavano, discutevano, chiedendosi come andrà a finire il campionato. Mi sono imbattuta in tante storie di solitudine e difficoltà economiche. Mi piace parlare con le persone che fotografo. In questo periodo mi sembra che ci sia tanta voglia di condividere quello che stiamo vivendo”.

Alle 9 è arrivata in uno dei suoi posti preferiti, piazza Magione: “C’era un ragazzo che faceva trazioni alla sbarra a testa in giù. Mi è sembrata quasi una metafora di questo momento”. Infine, è passata per via Maqueda e poi si è addentrata per i vicoli della città.

L’articolo di copertina si può leggere anche sul sito, con foto, video e audio.

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