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Identity in between. Gastineau ha realizzato dei ritratti per raccontare la diaspora senegalese a Savignano sul Rubicone. (Marine Gastineau)
Identity in between. (Marine Gastineau)
Home is where my heart is. Thaulow riflette sul significato della parola “casa” e sul dialogo culturale e politico all’interno dell’Unione europea. Nella foto: a sinistra, il centro di accoglienza di Harmanli, in Bulgaria. A destra, un complesso residenziale a basso reddito, in Danimarca. (Martin Thaulow)
Home is where my heart is. Nella foto: a destra, interno di un vecchio vagone ferroviario presso la stazione di smistamento di Alessandropoli, in Grecia. I rifugiati vivevano in questi vecchi carri durante il viaggio verso l’Europa. A sinistra, Lyan, una bambina di origini birmane, nata e residente in Danimarca. (Martin Thaulow)
rubICONe. De Wilde ha usato la doppia esposizione per ritrarre i cittadini che hanno un ruolo centrale nella comunità di Savignano sul Rubicone. Nella foto: Salvatore Pagano, comandante dei carabinieri. (Sanne De Wilde)
rubICONe. Nella foto: Rubiconia accademia dei filopatridi, Savignano sul Rubicone.
Untold. Venturi ha documentato le vite di alcune famiglie richiedenti asilo in Italia, in attesa di avere il permesso di soggiorno. Nella foto: Joy Ekuase, Sorrivoli (Italia), 25 Agosto 2016 (immagine di archivio manipolata). (Filippo Venturi)
Untold. Nella foto: donne migranti, rifugiate e richiedenti asilo. Italia, 20 luglio 2017 (immagine di archivio manipolata). (Filippo Venturi)
Radiz and azdora. Buil ha raccontato le giornate di donne di Savignano sul Rubicone che lavorano nell’agricoltura. Nella foto: Liliana Gobbi. (Katerina Buil)
Radiz and azdora. Nella foto: Anna Campidelli, Savignano sul Rubicone. (Katerina Buil)

Identità a confronto

Reconstruction of identities (Ide) è un progetto curato da un consorzio di partner che lavorano nel settore culturale in Europa: l’agenzia Ad Hoc Gestión Cultural (Spagna), il Copenhagen photo festival (Danimarca), l’agenzia Noor Images (Paesi Bassi) e il SI Fest (Italia).

Questa collaborazione è nata per raccontare la diversità culturale del continente, usando la fotografia come mezzo per esplorare l’identità delle comunità locali e il loro rapporto con le persone che arrivano da paesi stranieri.

Il progetto si è sviluppato attraverso due residenze artistiche a cui hanno partecipato cinque fotografi europei: Katerina Buil, Marine Gastineau, Martin Thaulow, Filippo Venturi e Sanne De Wilde. Inoltre sono stati organizzati laboratori per coinvolgere cittadini, associazioni, scuole e università.

I loro lavori saranno esposti in ognuno dei paesi che hanno preso parte al progetto. In Italia, si potranno vedere durante il SI Fest, il festival di fotografia di Savignano sul Rubicone, che si svolgerà nei weekend tra il 18 settembre e il 4 ottobre. Nel programma del festival sono previsti anche workshop, letture portfolio e altre mostre, come quella di Gabriele Basilico sulle fabbriche milanesi e Ciao vita mia di Arianna Arcara e Claudio Majorana, vincitori nel 2019 del premio Marco Pesaresi.

Il portfolio del numero 1375 di Internazionale approfondisce il progetto che Sanne De Wilde ha realizzato per Reconstruction of identities.

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