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Singole, Africa. Il bodybuilder disabile Tamale Safalu si allena davanti a casa sua a Kampala, in Uganda, 25 gennaio 2024. (Marijn Fidder)
Singole, Africa. L’evento Heavenly bodies durante il Pride di Lagos, in Nigeria, 21 giugno 2024. (Temiloluwa Johnson)
Singole, Africa. Uno sposo con le armi usate nella celebrazione del matrimonio, Omdurman, Sudan, 12 gennaio 2024. (Mosab Abushama)
Storie, Africa. Le proteste contro la legge finanziaria a Nairobi, in Kenya, 2 luglio 2024. (Luis Tato, Agence France-Presse)
Progetti a lungo termine, Africa. Women’s bodies as battlefields<em>. </em>Cinzia Canneri ha documentato le esperienze delle donne eritree ed etiopi, in fuga dai loro paesi. Nella foto, Yohanna, 22 anni, riposa dopo un’operazione per complicazioni dovute all’asportazione di un rene, Addis Abeba, 2017. Mentre scappava, la polizia eritrea le ha sparato al confine e si è risvegliata in ospedale senza un rene. (Cinzia Canneri, Association Camille Lepage)
Singole, Asia e Oceania. Nicole Motta e il suo padre biologico Jang Dae-chang si incontrano di nuovo dopo quarant’anni dalla loro separazione, Seoul, 31 maggio 2024. Motta è stata una dei tanti bambini dati in adozione in maniera irregolare in Corea del Sud a partire dagli anni cinquanta. (Jae C. Hong, Associated Press)
Singole, Asia e Oceania. Il surfista Gabriel Medina durante le Olimpiadi di Parigi, a Teahupo’o, Tahiti, 29 luglio 2024. (Jerome Brouillet, Agence France-Presse)
Singole, Asia e Oceania. Operai vanno nell’impianto di lavorazione del nichel a Weda, sull’isola di Halmahera, Indonesia, 12 agosto 2024. (Mas Agung Wilis Yudha Baskoro, China Global South Project)
Storie, Asia e Oceania. Ilagan City, nel nord delle Filippine, dopo il passaggio del tifone Torajii, 11 novembre 2024. (Noel Celis, Associated Press)
Progetti a lungo termine, Asia e Oceania. Te Urewera – The living ancestor of Tūhoe people. La comunità Ngāi Tūhoe di Te Urewera non ha mai rinunciato alla sua identità culturale. Nel 2014 ha firmato un accordo con il governo neozelandese per mantenere questa indipendenza. (Tatsiana Chypsanava, Pulitzer Center/New Zealand Geographic)
Singole, Europa. Un uomo ferito vicino alla città di Bachmut, nella regione di Donetsk, 22 gennaio 2024. L’uomo, ucraino, era stato arruolato dalle forze separatiste, poi integrate nell’esercito russo. (Nanna Heitmann, Magnum Photos)
Singole, Europa. Mika, 21 anni, ha aspettato ventidue mesi per una visita in una clinica per la transizione di genere. Nell’attesa ha provveduto personalmente ai costi per i trattamenti ormonali e la chirurgia plastica. Rotterdam, Paesi Passi, 2 febbraio 2024. (Prins de Vos, Queer Gallery)
Singole, Europa. Anhelina, 6 anni, nella sua nuova casa a Borshchivka, Ucraina, 7 marzo 2024. A causa della guerra la bambina soffre di attacchi di panico. (Florian Bachmeier)
Storie, Europa. Una manifestante dopo essere stata colpita dai gas lacrimogeni della polizia, durante le proteste antigovernative a Tbilisi, in Georgia, 7 dicembre 2024. (Mikhail Tereshchenko, Tass Agency)
Progetti a lungo termine, Europa. It smells of smoke at home. La fotografa, russa ma ora residente in Germania, racconta come la guerra abbia trasformato il suo paese. Nella foto, il video dell’attacco di un drone russo in Ucraina esposto nel museo di storia locale di Tomsk, 2 aprile 2024. (Aliona Kardash, Docks Colletive per Stern)
Singole, Nordamerica e Centramerica. Dopo il tentativo di assassinare Donald Trump durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, Stati Uniti, 13 luglio 2024. (Jabin Botsford, The Washington Post)
Singole, Nordamerica e Centramerica. Migranti cinesi a Campo, in California, Stati Uniti, 7 marzo 2024. (John Moore, Getty Images)
Singole, Nordamerica e Centramerica. Constance Wynn nella sua casa nella contea di Luzerne, in Pennsylvania, Stati Uniti, 5 novembre 2024. I suoi antenati sono scappati in Pennsylvania, il primo stato ad abolire la schiavitù. (Philip Montgomery, The New York Times Magazine)
Storie, Nordamerica e Centramerica. I parenti di persone uccise dalle gang a Pétion-Ville, Port-au-Prince, Haiti, 18 marzo 2024. (Clarens Siffroy, Agence France-Presse)
Progetti a lungo termine, Nordamerica e Centramerica. Life and death in a country without constitutional rights. Il fotografo ha documentato la vita dei detenuti e delle loro famiglie nel Salvador. Nella foto, un ragazzo di sedici anni che è stato arrestato, picchiato e torturato dall’esercito salvadoregno a Usulután, 8 novembre 2022. (Carlos Barrera, El Faro/Npr)
Singole, Sudamerica. Tifosi del Botafogo dopo la vittoria della Copa Libertadores a Rio de Janeiro, Brasile, 30 novembre 2024. (André Coelho, Efe)
Singole, Sudamerica. Un Boeing 727-200 all’aeroporto internazionale Salgado Filho dopo un’alluvione. Porto Alegre, Brasile, 20 maggio 2024. (Anselmo Cunha, Agence France-Presse)
Singole, Sudamerica. María Corina Machado dell’opposizione venezuelana durante la campagna elettorale per il candidato alle presidenziali Edmundo González Urrutia. Mérida, Venezuela, 25 giugno 2024. (Gabriela Oráa, Reuters)
Storie, Sudamerica. Un uomo porta del cibo alla madre, che vive a Manacapuru. In passato il villaggio era raggiungibile solo in barca ma ora a causa della siccità il letto del fiume Solimões è percorribile a piedi. Amazonas, Brasile, 5 ottobre 2024. (Musuk Nolte, Panos Pictures/Bertha Foundation)
Progetti a lungo termine, Sudamerica. Paths of desperate hope. Il progetto documenta la traversata dei migranti nella regione selvaggia di Darién Gap, tra Panamá e Colombia, per raggiungere gli Stati Uniti. Nella foto, Luis Miguel Arias, 28 anni, con la figlia Melissa, 4 anni, 23 settembre 2022. (Federico Ríos)
Singole, Asia occidentale, centrale e meridionale. Mahmoud Ajjour è stato gravemente ferito mentre fuggiva da un attacco israeliano a Gaza nel marzo del 2024. È stato poi curato in Qatar.  (Samar Abu Elouf, The New York Times)
Singole, Asia occidentale, centrale e meridionale. Abitanti di Beirut guardano l’attacco di un drone israeliano, dal quartiere di Dahiyeh. Libano, 29 settembre 2024. (Murat Şengül, Anadolu Agency)
Singole, Asia occidentale, centrale e meridionale. Dhaka, Bangladesh, 5 agosto 2024. I manifestanti antigovernativi attaccano una statua di Sheikh Mujibur Rahman, padre della premier Sheikh Hasina, costretta alle dimissioni dopo settimane di proteste. (Suvra Kanti Das, The Daily Prothom Alo)
Storie, Asia occidentale, centrale e meridionale. Parenti delle vittime di un attacco israeliano al campo profughi di Nuseirat, Gaza, 9 agosto 2024. (Ali Jadallah, Anadolu Agency)
Progetti a lungo termine, Asia occidentale, centrale e meridionale. Bullets have no borders. I kolbar sono corrieri che trasportano illegalmente merci dall’Iraq e dalla Turchia fino al Kurdistan iraniano. Nella foto, un kolbar su un sentiero di montagna, 2019. (Ebrahim Alipoor)

I vincitori del World press photo

Il 27 marzo sono stati annunciati i vincitori regionali del World press photo, un premio che dal 1955 è diventato punto di riferimento per il fotogiornalismo. I riconoscimenti assegnati il 27 marzo riguardano tre categorie - singole, storie e progetti a lungo termine - per ogni area regionale, da cui saranno poi decisi i vincitori assoluti il 17 aprile.

Quest’anno la giuria ha visionato i lavori di 3.778 fotografi. Le foto selezionate raccontano momenti chiave dell’anno scorso, come l’attentato a Donald Trump, la campagna elettorale in Venezuela, la violenza delle gang a Haiti, le proteste antigovernative in Kenya, Georgia e Bangladesh. Si soffermano sull’immigrazione, le conseguenze della crisi climatica, sui conflitti in Sudan, Ucraina e nella Striscia di Gaza, testimoniando anche le storie dei sopravvissuti, in particolare bambini, come Anhelina, che a sei anni deve affrontare gli attacchi di panico dopo essere scappata dalla sua casa in Ucraina. O ancora Mahmoud Ajjour, un bambino palestinese che ha perso le braccia in un attacco dell’esercito israeliano.

Tra i progetti a lungo termine premiati, cioè i lavori che abbracciano un periodo di tempo più esteso rispetto alle altre categorie, c’è quello della fotografa italiana Cinzia Canneri, che ha seguito le vite di alcune donne in fuga dal regime repressivo in Eritrea e dal conflitto in Etiopia. La bielorussa Tatsiana Chypsanava, invece, ha raccontato come una comunità maori difende la sua identità culturale in Nuova Zelanda, mentre Aliona Kardash è tornata nel suo paese d’origine, la Russia, per capire come la repressione e la propaganda abbiano trasformato le persone che sono rimaste. In America Centrale, Carlos Barrera ha documentato la violenza del governo di Nayib Bukele in Salvador, mentre Federico Ríos ha attraversato la regione selvaggia di Darién Gap insieme ai migranti che rischiano la vita per arrivare negli Stati Uniti. Ancora, Ebrahim Alipoor è arrivato sulle montagne impervie del Kurdistan iraniano per conoscere le storie dei kolbar, i corrieri che trasportano illegalmente merci tra Iraq, Turchia e Iran.

Dopo la proclamazione dei vincitori assoluti, il World press photo diventerà una mostra itinerante che da Amsterdam approderà in diverse città, in tutto il mondo. In Italia, le foto vincitrici saranno esposte a Genova, Roma e Torino nel corso del 2025.

Aggiornamento del 17 aprile 2025

Foto dell’anno:
Mahmoud Ajjour, di Samar Abu Elouf (The New York Times)

Storia dell’anno:
Night crossing, di John Moore (Getty Images)

Progetto a lungo termine:
Droughts in the Amazon, di Musuk Nolte (Panos Pictures, Bertha Foundation)

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