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Love cakes. Florida, Stati Uniti, 1998. (Martin Parr)
St. Moritz, Svizzera, 2003. (Martin Parr)
Città del Messico, 2003. (Martin Parr)
Passeggeri su un treno mentre provano il servizio Plateau-express, 1959. Dalla serie Taste & track. Italian-French meals in motion. (Artur Mettetal)
Vassoio con pasto servito a bordo dei treni Tgv, anni ottanta. Dalla serie Taste & track. Italian-French meals in motion. (Artur Mettetal)
Passeggeri che cenano in una carrozza Gril-express. Dalla serie Taste & track. Italian-French meals in motion. (Artur Mettetal)
The island within the island. (Melissa Carnemolla)
The island within the island. (Melissa Carnemolla)
The island within the island. (Melissa Carnemolla)

Cibo per pensare

Cosa mangiamo, come mangiamo, da dove proviene quello che arriva nei nostri piatti sono elementi di sistemi complessi in cui si intrecciano cultura, economia e società.

Dal 2022 lo Yeast photo festival mette in relazione il cibo con la fotografia con l’intento di mostrare queste connessioni, organizzando mostre ed eventi in diverse località del Salento, in Puglia, tra cui Lecce, Gallipoli e Matino. La quarta edizione, intitolata (N)ever enough, comincia il 25 settembre e va avanti fino al 9 novembre, concentrandosi sulle disuguaglianze e le ingiustizie che passano dall’alimentazione. La direttrice artistica Edda Fahrenhorst spiega che quest’anno il festival vuole esplorare “il contrasto tra l’abbondanza che riempie le nostre tavole e la scarsità che affligge molti. Da un lato, viviamo in un mondo in cui ogni desiderio gastronomico può essere soddisfatto quasi all’istante; dall’altro, questa stessa opulenza nasconde un costo che grava sull’ambiente e su chi, vicino o lontano, fatica a procurarsi il necessario per sopravvivere”.

L’evento principale sarà la mostra Snack it! di Martin Parr, costruita su più di sessanta immagini ed esposta nel palazzo dei Marchesi del tufo a Matino. In rassegna ci sonoi banchetti eccessivi e grotteschi, le ossessioni, i rituali e i comportamenti assurdi legati al consumo di cibo che il fotografo britannico è stato capace di immortalare creando un mix unico di umorismo e critica sociale.

Tra le altre mostre c’è The island within the island con cui Melissa Carnemolla ci porta nella Sicilia sudorientale, dove circa novemila ettari di serre testimoniano lo sfruttamento agricolo e ambientale di questo territorio, da parte sia dell’economia legale sia della criminalità organizzata. Mentre Taste & track. Italian-french meals in motion ci porta nei vagoni ristorante che il curatore e storico francese Artur Mettetal ha osservato e documentato per trent’anni nei suoi viaggi in treno. La sua ricerca è un archivio di cultura visiva che passa per il design e le trasformazioni degli stili di vita occidentali.

Oltre ai progetti esposti, quattordici in tutto, nel weekend di apertura (dal 25 al 28 settembre) lo Yeast ospiterà anche incontri con gli autori, workshop e letture portfolio.

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