×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Il presidente ucraino dice che i ribelli hanno ritirato parte delle armi dal fronte

Petro Porošenko ha aggiunto che dall’entrata in vigore della tregua nell’est del paese, il 15 febbraio, sono morti 64 militari ucraini

Altri 22 aggiornamenti

I separatisti filorussi sarebbero pronti al ritiro delle armi pesanti in Ucraina

Un comandante dei separatisti filorussi in Ucraina ha dichiarato che i ribelli sono pronti a cominciare il processo di ritiro delle armi pesanti dal fronte. Lo riferisce l’agenzia russa Interfax. Un segno che i ribelli potrebbero prepararsi a fermare l’avanzata nell’est del paese come richiesto dall’accordo di pace firmato a Minsk il 12 febbraio. Le operazioni dovrebbero durare due settimane.

Nonostante il cessate il fuoco i combattimenti sono continuati, soprattutto nella città di Debaltseve, dove migliaia di soldati ucraini sono stati costretti ad abbandonare le loro postazioni lasciando la città in mano ai separatisti.

Il portavoce dell’esercito ucraino Andriy Lysenko ha affermato che non ci sono conferme sul fatto che i ribelli abbiano cominciato il ritiro delle armi.

Sabato 21 febbraio le forze governative e i ribelli hanno scambiato circa duecento prigionieri tra soldati e miliziani, in base a quanto previsto dall’accordo di Minsk, ma entrambi gli schieramenti si accusano di continuare a violare la tregua. Reuters

pubblicità