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Crac Cirio, confermate le condanne in appello

La corte di appello di Roma ha confermato la sentenza di primo grado per l’ex presidente della banca di Roma, Cesare Geronzi, con una condanna a quattro anni di carcere, e uno sconto di quattro mesi per l’ex azionista unico della Cirio, Sergio Cragnotti, che passa da nove anni agli otto anni e otto mesi alla fine del processo di secondo grado sul crac della società agroalimentare.

Il 12 gennaio l’accusa aveva chiesto nove anni di reclusione e una multa di 10mila euro a testa per Cragnotti e Geronzi, cinque anni di reclusione e 4 mila euro di multa per Riccardo Riccardi Bianchini, ex consigliere di amministrazione della Cirio, assolto. I tre erano imputati di bancarotta per distrazione ed estorsione.

Il caso Cirio risale al 2003, quando furono mandate obbligazioni in default per 1.125 miliardi di euro, coinvolgendo decine di migliaia di risparmiatori.

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