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Donald Trump accetta le regole delle primarie e non si candiderà da solo

L’imprenditore miliardario statunitense Donald Trump ha annunciato che non correrà come indipendente alle presidenziali, nel caso in cui non vinca le primarie repubblicane. Trump ha così corretto ciò che aveva lasciato intendere nel confronto televisivo con gli altri candidati conservatori, andato in onda il 6 agosto scorso, quando si era rifiutato di promettere che avrebbe sostenuto chiunque fosse uscito vincitore dalle primarie.

Ieri a New York Trump ha firmato un giuramento di lealtà al partito con cui ha promesso che si schiererà con il vincitore. Di fronte a giornalisti e sostenitori presenti alla conferenza stampa alla Trump Tower, il miliardario ha mostrato il foglio di carta con la sua firma in pennarello con un gesto fortemente simbolico, anche se il documento non implica alcun obbligo legale.

Nel pomeriggio il presidente del comitato nazionale repubblicano, Reince Priebus, è andato a New York per discutere con Trump del giuramento. Nel testo si legge: “Io, Donald Trump, affermo che se non vincerò le primarie presidenziali repubblicane del 2016 sosterrò il candidato repubblicano, chiunque egli sia. Prometto inoltre che non correrò come candidato indipendente né accetterò di candidarmi con un altro partito”.

All’esterno della Trump Tower si sono radunati degli oppositori dell’imprenditore, per protestare contro i suoi commenti contro gli immigrati. Secondo un sondaggio pubblicato dalla Monmouth University e ripreso dal Guardian, Trump avrebbe il sostegno del 30 per cento degli elettori delle primarie, seguito dall’ex neurochirurgo Ben Carson (18 per cento).

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