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Come sono andate le primarie del 15 marzo negli Stati Uniti

La candidata democratica Hillary Clinton parla ai suoi sostenitori a West Palm Beach, in Florida, il 15 marzo 2016. (Carlos Barria, Reuters/Contrasto)

Hillary Clinton e Donald Trump sono stati i principali vincitori delle primarie che si sono tenute la notte del 15 marzo negli Stati Uniti. Ecco un riassunto della situazione.

I risultati tra i democratici. Hillary Clinton ha conquistato quattro stati su cinque: Florida, Ohio, Illinois e North Carolina. Con questi risultati, l’ex segretaria di stato ha portato a più di 300 delegati il suo vantaggio nei confronti di Bernie Sanders.

Ora Clinton, secondo un conteggio non definitivo fatto dall’Ap, ha almeno 1.094 delegati e 467 super delegati (che possono esprimere il loro sostegno nei confronti di un candidato ma il cui voto non sarà ufficiale fino alla convention di luglio). In totale sarebbero 1.561.

Bernie Sanders ha 774 delegati e 26 super delegati, in tutto 800. L’ex segretaria di stato quindi sembra sempre più vicina alla conquista della nomination per la presidenza. Per raggiungere la maggioranza servono 2.383 delegati.

I risultati tra i repubblicani. Donald Trump ha vinto in Florida (considerato uno degli stati chiave), Illinois e North Carolina. In Ohio invece ha vinto John Kasich. Marco Rubio è stato sconfitto nel suo stato, la Florida, e ha annunciato il ritiro dalla corsa alla nomination.

A questo punto Donald Trump, secondo l’Ap, ha 621 delegati, Ted Cruz 396 e John Kasich 138. Trump è l’unico candidato repubblicano che ha serie possibilità di conquistare i 1.237 delegati che servono per prendere la nomination, ma la sua sconfitta in Ohio ha lasciato qualche speranza all’establishment del partito per fermarlo alla convention di luglio.

Non sono stati ancora annunciati i risultati definitivi del Missouri, dove sia tra i democratici sia tra i repubblicani c’è un testa a testa.

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