Recep Tayyip Erdoğan vuole che l’esercito e i servizi segreti siano controllati dal presidente dopo il fallito colpo di stato.
Recep Tayyip Erdoğan vuole che l’esercito e i servizi segreti siano controllati dal presidente dopo il fallito colpo di stato. La proposta del presidente farebbe parte di una serie di misure di cui si è discusso durante una riunione straordinaria del Consiglio supremo militare che si è tenuta ad Ankara il 28 luglio. Oggi le autorità hanno disposto la chiusura forzata di 45 quotidiani, 16 televisioni, tre agenzie di stampa, 23 radio, 15 riviste e 29 case editrici. L’accusa è quella di sostenere Fethullah Gülen, il religioso in esilio negli Stati Uniti che secondo Ankara ha organizzato il colpo di stato del 15 luglio.