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La Lega nord condannata per il reato di discriminazione per aver usato il termine clandestino.

La Lega nord condannata per il reato di discriminazione per aver usato il termine clandestino. Lo ha stabilito una sentenza del giudice Martina Flamini della prima sezione civile del tribunale ordinario di Milano, che ha condannato la Lega a pagare diecimila euro di danni (più di quattromila euro di spese processuali) “per il carattere discriminatorio e denigratorio dell’espressione clandestini” contenuta nei manifesti affissi nell’aprile scorso a Saronno.

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