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L’olandese Jesse Klaver ha un messaggio per l’Europa

Jesse Klaver ad Amsterdam dopo l’annuncio dei primi risultati elettorali, il 15 marzo 2017. (Robin van Lonkhuijsen, Anp/Afp)

Uno dei risultati più significativi delle elezioni olandesi del 15 marzo è il successo ottenuto dal GroenLinks, il partito dei Verdi guidato dal trentenne Jesse Klaver, che ha conquistato 14 seggi alla camera. Il partito, formato 25 anni fa dall’unione di comunisti, pacifisti, evangelici e radicali, ha guadagnato dieci seggi rispetto alle precedenti elezioni, dopo una campagna in cui Klaver ha promosso la tolleranza e l’apertura in un clima elettorale dominato dalla retorica anti immigrazione.

“Per noi è un risultato fantastico, una vittoria storica”, ha affermato Marjolein Meijer, la presidente del partito. “Il risultato mostra come i Paesi Bassi siano un terreno fertile per il cambiamento e per una storia positiva e piena di speranza”, ha detto. “Per noi è solo l’inizio”.

Klaver – che ha padre marocchino e madre indonesiana – è stato da molti paragonato al primo ministro canadese Justin Trudeau, con il quale non condivide solo la giovane età e il fascino che esercita su pubblico e giornali, ma anche lo spirito e le prospettive. I suoi sostenitori lo associano anche all’ex presidente statunitense Barack Obama, tanto che hanno lanciato lo slogan “Jesse we can” e molti lo acclamano come “il Jessaiah”.

Frenare il populismo
Un successo straordinario per un uomo di trent’anni, il più giovane leader di partito nella storia politica del paese. Questo successo lo ha raggiunto grazie ai comizi, ai dibattiti in tv (uno dei quali è stato seguito da 1,6 milioni di persone) ma sopratutto grazie ai suoi messaggi concisi e diretti. “Ai miei amici di sinistra in Europa vorrei dire: non cercate di prendere in giro la gente. Combattete per i vostri princìpi. Siate sinceri. Siate dalla parte dei profughi. Siate dalla parte dell’Europa. Possiamo frenare il populismo”.

Le idee di Klaver sono opposte a quelle del suo rivale Geert Wilders, contrario all’islam e all’integrazione dei musulmani: un’ideologia populista che distrugge, secondo Klaver, i princìpi di tolleranza, empatia e libertà che sono stati per molto tempo i valori fondamentali del paese.

GroenLinks non è stato l’unico piccolo partito a dominare in queste elezioni, che presentavano in tutto 28 partiti. Hanno conquistato seggi, che potrebbero essere decisivi, anche il Partito degli animali con cinque seggi, il partito Denk, a favore dei migranti, che conquista tre seggi e l’euroscettico Forum per la democrazia, con due seggi.

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