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Il punto sul coronavirus in Italia

Soldati dell’esercito italiano allestiscono un ospedale da campo gestito dall’ospedale di Cremona, a Cremona, il 22 marzo 2020. (Francesca Volpi, Bloomberg via Getty Images)

Il 23 marzo, alle ore 18, il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha fatto il punto sulla diffusione del nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) in Italia.

  • Le persone che risultano attualmente positive sono 50.418, rispetto al 22 marzo 3.780 in più.
  • Le persone contagiate dall’inizio dell’epidemia sono 63.927, compresi i morti e i guariti.
  • Il 23 marzo i decessi sono stati 601, rispetto al 22 marzo 50 in meno. In totale sono morte 6.077 persone.
  • Il numero dei guariti sale a 7.432 persone, 408 in più rispetto al 22 marzo.
  • A oggi 26.522 persone sono in isolamento domiciliare e 3.204 sono nei reparti di terapia intensiva, 195 in più di ieri.
  • La situazione peggiore resta in Lombardia, dove 1.183 persone si trovano ricoverate nei reparti di terapia intensiva della regione (41 più di ieri). I casi di contagio dall’inizio dell’epidemia sono 28.761.
  • La regione più colpita dopo la Lombardia è l’Emilia-Romagna, con 8.535 casi di contagio dall’inizio dell’epidemia e 892 vittime.

I dati diffusi dalla Protezione civile, anche se utili, vanno letti con cautela. A volte mancano quelli di una o più regioni, e soprattutto non sono omogenei, cioè i criteri con cui sono raccolti non sono gli stessi in tutte le regioni.

È salito a 19 il numero dei medici morti a causa dell’epidemia di Covid-19 in Italia. Finora i contagi tra gli operatori sanitari sono stati 4.824.

I metalmeccanici lombardi hanno annunciato uno sciopero di otto ore il 25 marzo. I lavoratori chiedono misure più restrittive sulle attività che possono restare aperte nella regione.

L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) ha autorizzato l’uso dei droni da parte delle polizie locali per monitorare gli spostamenti dei cittadini ed evitare gli assembramenti.

L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha dato il via libera alla sperimentazione sull’Avigan, un farmaco antinfluenzale giapponese non autorizzato in Europa e negli Stati Uniti. L’obiettivo è valutare l’efficacia del farmaco nelle fasi iniziali della malattia.

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