Il punto sul coronavirus in Italia
Il 25 marzo, alle ore 18, Agostino Miozzo della protezione civile ha fatto il punto sulla diffusione del nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) in Italia.
- Attualmente risultano positive 57.521 persone, 3.491 in più rispetto al 24 marzo.
- Le persone contagiate dall’inizio dell’epidemia sono 74.386, compresi i morti e i guariti (5.210 più di ieri). Il 24 marzo i nuovi contagi erano stati 5.249.
- Il 25 marzo ci sono stati 683 decessi, 60 in meno rispetto al 24 marzo. In totale sono morte 7.503 persone.
- Il numero dei guariti sale a 9.362 persone, 1.036 in più rispetto al 24 marzo.
- A oggi 30.920 persone sono in isolamento domiciliare e 3.489 sono nei reparti di terapia intensiva, 96 in più di ieri.
- La situazione peggiore resta in Lombardia, dove 1.236 persone sono ricoverate nei reparti di terapia intensiva (42 più di ieri). I casi di contagio dall’inizio dell’epidemia sono 32.346.
- La regione con meno contagi è il Molise (73), quella con meno vittime è la Basilicata (1).
I dati diffusi dalla protezione civile, anche se utili, vanno letti con cautela. A volte mancano quelli di una o più regioni, e soprattutto non sono omogenei, cioè i criteri con cui sono raccolti non sono gli stessi in tutte le regioni.
Il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha accusato uno stato febbrile ed è stato sottoposto a tampone, di cui non si conosce l’esito. Per questo non era presente alla conferenza stampa.
È salito a 31 il numero dei medici morti dall’inizio dell’epidemia in Italia. Diciassette erano medici di base. La Federazione dei medici di medicina generale ha chiesto alle autorità sanitarie più protezioni per medici e infermieri. Finora i contagi tra gli operatori sanitari sono stati più di cinquemila.
Il governo e i sindacati hanno raggiunto un accordo sull’elenco, che è stato ridotto, delle attività considerate essenziali che resteranno aperte e sulle misure di protezione per i lavoratori.
La Cina ha inviato in Italia una terza missione con medici, esperti e dispositivi sanitari, tra cui 30 ventilatori polmonari e più di 300mila mascherine.
Il 24 marzo le persone denunciate per aver violato le misure di isolamento sono state 8.300. Dall’11 marzo le denunce sono 115mila.