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Cosa succede intanto nel mondo

Una barricata costruita dai manifestanti all’entrata del dipartimento di polizia di Seattle, Stati Uniti, 11 giugno 2020. (Goran Tomasevic, Reuters/Contrasto)

Stati Uniti
L’11 giugno il presidente Donald Trump ha autorizzato sanzioni economiche contro i funzionari della Corte penale internazionale (Cpi) coinvolti nelle indagini contro i soldati statunitensi in Afghanistan. Trump ha anche autorizzato restrizioni sui visti per i funzionari e i loro familiari. A marzo la Cpi aveva annunciato l’apertura di un’inchiesta preliminare su possibili crimini di guerra commessi in Afghanistan. Gli Stati Uniti non hanno mai aderito alla Cpi.

Stati Uniti
L’11 giugno il governatore dello stato di Washington Jay Inslee e la sindaca di Seattle Jenny Durkan, entrambi democratici, hanno avuto un duro scambio con il presidente Donald Trump, che aveva minacciato d’inviare l’esercito per riprendere un’area della città controllata dai manifestanti antirazzisti. L’8 giugno la polizia aveva lasciato l’area, ribattezzata Chaz (Capitol Hill autonomous zone), dopo tre giorni di scontri con i manifestanti. Trump accusa le autorità locali di aver ceduto “agli anarchici e ai terroristi interni”.

Siria
Il presidente Bashar al Assad ha destituito l’11 giugno il primo ministro Imad Khamis dopo alcuni giorni di proteste antigovernative nella città a maggioranza drusa di Al Suwayda, legate alla crisi economica e al crollo della lira siriana. Khamis sarà sostituito, almeno fino alle elezioni legislative del 19 luglio, dall’attuale ministro delle risorse idriche Hussein Arnous.

Libia
L’11 giugno la missione dell’Onu Manul ha espresso “orrore” per la scoperta di almeno otto fosse comuni nella regione di Tarhuna, riconquistata la settimana scorsa dalle forze del governo di accordo nazionale guidato da Fayez al Sarraj. La regione era controllata dalle forze del generale Khalifa Haftar e da alcune milizie alleate.

Costa d’Avorio
Dieci soldati sono morti in un attacco jihadista a Kafolo, nel nordest del paese, vicino al confine con il Burkina Faso. Si tratta del primo attacco jihadista nel paese da quello in un hotel a Grand-Bassam nel marzo del 2016, che aveva causato 19 vittime. Il mese scorso gli eserciti della Costa d’Avorio e del Burkina Faso avevano condotto un’operazione congiunta contro le milizie jihadiste al confine tra i due paesi.

Nigeria
L’11 giugno 36 governatori hanno proclamato lo stato d’emergenza per denunciare l’aumento delle violenze contro le donne, legato almeno in parte alle misure di confinamento della popolazione durante l’emergenza coronavirus.

Norvegia
L’11 giugno il tribunale di Asker e Bærum ha condannato a 21 anni di prigione Philip Manshaus, un neonazista di 22 anni che aveva “cercato di uccidere più musulmani possibile” nell’attacco a una moschea vicino a Oslo nell’agosto del 2019. In precedenza Manshaus aveva ucciso la sorellastra di origine asiatica. L’attacco alla moschea aveva causato alcuni feriti lievi ma nessuna vittima.

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