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Cento giorni senza nuovi contagi in Nuova Zelanda e le altre notizie sul coronavirus

Rio de Janeiro, Brasile, 9 agosto 2020. (Ian Cheibub, Reuters/Contrasto)

Nel mondo il nuovo coronavirus ha causato finora la morte di quasi 730mila persone. Dal dicembre del 2019 i contagi sono più di 19 milioni. In controtendenza rispetto agli altri paesi, la Nuova Zelanda sta vivendo quasi un ritorno alla normalità: il 9 agosto è stato il centesimo giorno consecutivo senza nuovi contagi. Il paese, dove vivono cinque milioni di persone, aveva chiuso i confini il 19 marzo. La sua strategia nel contenere l’epidemia è considerata esemplare dall’Organizzazione mondiale della sanità. A oggi si registrano 1.219 casi in tutto e 22 morti.

  • Il 9 agosto è stato raggiunto il traguardo di cinque milioni di casi negli Stati Uniti, oggi in testa alla lista dei paesi più colpiti. La pandemia ha ucciso più di 162mila persone e la curva dei contagi è in forte aumento dalla fine di giugno. A metà luglio si sono registrati 70mila al giorno. Per sostenere i milioni di cittadini colpiti dalla disoccupazione o minacciati di sfratto a causa del covid-19, Donald Trump ha svelato sabato sera un nuovo piano di aiuti e sgravi fiscali.
  • Al secondo posto tra i paesi più colpiti, il Brasile ha ufficialmente più di tre milioni di persone contagiate e centomila morti. Secondo alcuni esperti queste cifre sono però sottostimate a causa del numero insufficiente di test.
  • Negli ultimi sette giorni, quasi un decesso su due nel mondo si è verificato in America Latina. Le conseguenze economiche sono terribili: in Ecuador, dall’inizio dell’epidemia quasi 700mila persone hanno perso il lavoro.
  • Il 9 agosto in Venezuela l’aumento dei casi ha portato il presidente Nicolás Maduro a prorogare per trenta giorni lo stato di allerta, che lo autorizza a prolungare la quarantena in vigore da marzo. Secondo gli ultimi dati ufficiali, da marzo si sono registrati 25.805 casi di contagio e 223 morti, ma il bilancio secondo diverse ong sarebbe in realtà molto più alto.
  • In Europa, dove è in corso un’ondata di caldo, le autorità di molti paesi stanno imponendo l’uso di mascherine e cercando di dissuadere la popolazione a radunarsi su prati e spiagge. Nel continente il covid-19 ha ucciso più di 213mila persone e dà segnali preoccupanti di ripresa.
  • In Italia il 9 agosto sono morte due persone a causa del virus , il numero più basso dal 21 febbraio, quando ci sono stati i primi decessi. Nelle ultime 24 ore il si sono registrati 463 nuovi casi, ma la situazione resta sotto controllo, secondo le autorità. Tuttavia, “non preoccuparsi sarebbe da incoscienti”, ha detto al Corriere della Sera il ministro della salute Roberto Speranza. Il timore è che si creino nuovi focolai attraverso persone rientrate da altri paesi, come i trenta ragazzi veneti andati in vacanza in Croazia e tornati con il virus. L’Italia ha anche imposto un cordone sanitario da alcuni paesi, chiudendo i battenti ai viaggiatori provenienti da Kosovo, Serbia, Montenegro, Bosnia, Macedonia del Nord e Moldova. Chi proviene dalla Bulgaria e dalla Romania deve osservare la quarantena e il monitoraggio medico.
  • In Belgio, uno dei paesi con il maggior numero di morti in rapporto alla popolazione, diverse città e località balneari fiamminghe hanno annunciato il divieto di accogliere turisti che si fermano un solo giorno, dopo che sono stati osservati vari episodi di mancato rispetto delle misure sanitarie.
  • Nuovi focolai in Spagna. In Catalogna, nelle ultime 24 ore, ci sono state 863 nuove infezioni e cinque morti.
  • Anche nel Regno Unito, nei Paesi Bassi e in Germania le persone in cerca di fresco si sono radunate in riva al mare, spesso ignorando le regole di distanziamento consigliate. Le autorità locali hanno avvertito che alcune spiagge nel nord della Germania e diversi laghi potrebbero essere chiuse.
  • In alcune zone di Parigi, in Francia, dal 10 agosto è obbligatorio indossare la mascherina all’aperto. Dalle rive della Senna alle alture di Montmartre, in linea di principio, non sarà più possibile passeggiare a viso scoperto.
  • Anche il Malawi ha deciso di imporre l’uso di mascherine negli spazi pubblici e di chiudere bar e chiese. Il numero di casi è quasi raddoppiato nelle ultime quattro settimane, raggiungendo l’8 agosto un totale di 4.624 casi, di cui 143 sono morti. “È stato assunto un esercito diispettori” con il compito di far rispettare i provvedimenti, ha dichiarato il ministro della giustizia.
  • Il 10 agosto Hong Kong ha registrato 69 nuovi casi di covid-19. Da sei settimane le autorità stanno cercando di contenere una recrudescenza del virus. Dalla fine di gennaio a Hong Kong sono state contagiate oltre quattromila persone, 55 delle quali sono morte. Il 9 agosto sono stati segnalati 72 nuovi casi.
  • Il 9 agosto per l’Australia è stato il giorno con più morti collegate al virus, 19. La nazione sta affrontando un focolaio nella sua seconda città più grande, Melbourne, dove le autorità hanno lottato per contenere la diffusione del virus, partita nelle affollate strutture destinate alla quarantena.
  • Un gruppo di 180 passeggeri francesi della Costa Magica, la nave da crociera allontanata all’inizio di marzo da diversi porti caraibici perché a bordo c’erano diverse persone contagiate, ha presentato una denuncia collettiva contro la compagnia italiana: tra le accuse c’è anche quella di omicidio colposo. Tre passeggeri erano morti di covid-19.
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