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Intanto nel mondo

Testimoni della sparatoria nel supermercato di Boulder, in Colorado, Stati Uniti, 22 marzo 2021. (Alyson McClaran, Reuters/Contrasto)

Stati Uniti
Il 22 marzo un uomo ha aperto il fuoco con un fucile d’assalto in un supermercato a Boulder, nel Colorado, uccidendo dieci persone, tra cui un poliziotto. La polizia ha arrestato l’attentatore, che è rimasto ferito.

Niger
Il governo ha annunciato il 22 marzo che 137 persone sono morte negli attacchi condotti domenica dalle milizie jihadiste contro alcuni villaggi della regione di Tahoua, nell’ovest del paese. Gli attacchi, i più sanguinosi degli ultimi anni, sono avvenuti a Intazayene, Bakorat e Wistane. Il 15 marzo altre 66 persone erano morte in un attacco nella vicina regione di Tillabéri.

Israele
Il 23 marzo più di 6,5 milioni di israeliani sono chiamati alle urne per le quarte elezioni legislative in meno di due anni. Secondo i sondaggi, il partito Likud (destra) del primo ministro Benjamin Netanyahu dovrebbe ottenere la maggioranza relativa dei voti precedendo la formazione centrista Yesh Atid, guidata da Yair Lapid. Netanyahu, sotto processo per corruzione, ha basato la campagna elettorale sul successo della campagna di vaccinazione contro il covid-19.

Yemen
Il 22 marzo l’Arabia Saudita ha proposto un cessate il fuoco in tutto il paese, sotto la supervisione delle Nazioni Unite. I ribelli huthi, che controllano la capitale Sanaa, hanno respinto la proposta, chiedendo a Riyadh di mettere fine al blocco aereo e navale del paese. Il conflitto tra le forze governative, sostenute da una coalizione guidata dall’Arabia Saudita, e gli huthi, sostenuti dall’Iran, è cominciato più di sei anni fa.

Cina
L’Unione europea e gli Stati Uniti hanno adottato il 22 marzo delle sanzioni contro alcuni funzionari cinesi coinvolti nelle violazioni dei diritti umani nei confronti della minoranza musulmana degli uiguri nella provincia dello Xinjiang. Pechino ha reagito sanzionando dieci personalità europee, tra cui alcuni europarlamentari accusati di “diffondere menzogne che danneggiano la sovranità e gli interessi della Cina”.

Birmania
Il 22 marzo l’Unione europea ha sanzionato il capo della giunta militare, Min Aung Hlaing, nove militari e il presidente della commissione elettorale, mentre gli Stati Uniti hanno sanzionato il capo della polizia Than Hlaing e un alto responsabile dell’esercito, Aung Soe. Sono sotto accusa per il colpo di stato del 1 febbraio e per la repressione delle manifestazioni di protesta. Finora circa 250 persone sono state uccise e più di 2.600 sono state arrestate.

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