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L’Oms sull’obbligo vaccinale e le altre notizie sul virus

Londra, Regno Unito, 4 dicembre 2021. (Henry Nicholls, Reuters/Contrasto)
  • Nel mondo dall’inizio della pandemia sono stati registrati 268.682.986 casi positivi e 5.290.949 morti legate al covid-19, ci dicono i dati della Johns Hopkins university. Finora risulta vaccinato con almeno una dose il 55,5 per cento della popolazione mondiale. Tuttavia questa quota precipita al 7,1 per cento nei paesi poveri, secondo i calcoli di Our world in data.
  • L’ufficio per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) il 7 dicembre ha fatto il punto della situazione sulla diffusione del nuovo coronavirus, sottolineando che i casi sono in crescita nei 53 paesi del continente che forniscono i dati all’agenzia e stimando che entro il 13 dicembre una persona su dieci sarà probabilmente positiva. Nella conferenza stampa è stato osservato che “anche se il 64 per cento delle persone nei paesi presi in esame ha ricevuto almeno una dose, molti governi hanno imposto nuove misure per incoraggiare chi ancora è indeciso o contrario. Tuttavia”, ha aggiunto il direttore Hans Kluge, “rendere obbligatoria la vaccinazione dovrebbe essere l’ultima misura da prendere dopo che sono state messe in campo tutte le altre opzioni possibili per aumentare il numero delle somministrazioni”. Le osservazioni sono arrivate mentre in diversi paesi europei e non europei aumentano le decisioni locali o statali di introdurre gli obblighi vaccinali (a New York sarà in vigore l’obbligo anche per i dipendenti privati dal 27 dicembre). La stessa cautela dovrebbe essere usata, ha detto Catherine Smallwood, direttrice dell’ufficio per le emergenze, “nell’imporre misure discriminatorie per chi non è vaccinato, perché dimostrano un fallimento delle altre iniziative e creano sfiducia tra la popolazione”. Kluge ha comunque appoggiato l’uso dei green pass come “strumento collettivo che difende le libertà di ognuno”, ricordando che le campagne di richiamo non devono far dimenticare che sono ancora troppe le aree del mondo dove i vaccini non arrivano in quantità sufficiente e che hanno difficoltà nel condurre le campagne di vaccinazione.
  • In Danimarca dal 10 dicembre bar e ristoranti chiuderanno a mezzanotte e ai concerti saranno ammesse al massimo cinquanta persone, le scuole anticiperanno al 15 dicembre le vacanze di Natale; dal 29 novembre è tornato l’obbligo delle mascherine nei negozi ed è stato reintrodotto l’uso del green pass per accedere a diverse attività. La nuove norme sono state annunciate a causa della diffusione della variante omicron, 577 casi su un totale di 6.629 nuovi contagi registrati l’8 dicembre.
  • In Italia accelerano le vaccinazioni: in sette giorni, secondo la fondazione Gimbe, sono state inoculate 223mila prime dosi e 2,6 milioni di richiami. Il commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo ha annunciato che sono in arrivo due milioni di dosi della Pfizer che consentiranno di vaccinare 25 milioni di persone.
  • Il 9 dicembre in Italia sono stati registrati 12.527 nuovi casi di coronavirus e 79 decessi, su 312.828 tamponi processati. Il tasso di positività è al 4 per cento.
  • Negli Stati Uniti finora sono state riscontrate più di quaranta persone infettate dalla variante omicron e più di tre quarti di loro erano state vaccinate, ha dichiarato Rochelle Walensky, direttrice dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. Tuttavia, ha aggiunto, “la malattia è lieve” in quasi tutti i casi osservati finora, principalmente con sintomi come tosse, congestione e affaticamento.
  • La Food and drug administration il 9 dicembre ha autorizzato l’uso di dosi di richiamo del vaccino della Pfizer-Biontech per le persone di età compresa tra 16 e 17 anni.
  • All’azienda farmaceutica statunitense e ai suoi affari legati anche ai vaccini è dedicata la copertina di questa settimana di Internazionale.
  • I paesi dell’Unione europea potrebbero accettare di limitare a nove mesi la durata dei green pass europei per i viaggi interni all’Ue approvati nel luglio 2021, hanno dichiarato alla Reuters tre fonti dell’Ue, ma alcuni stati temono che un tale limite possa ostacolare i viaggi.
  • L’obbligo vaccinale previsto dall’Austria dal prossimo febbraio si applicherà dai 14 anni, ha affermato il ministro della salute, specificando che per chi non si vaccina saranno previste multe fino a 3.600 euro ogni tre mesi. Il lockdown per le persone vaccinate terminerà l’11 dicembre. Il limite massimo di partecipazione agli eventi sarà di quattromila persone all’aperto e duemila al chiuso, sempre con posti assegnati in maniera preventiva. Le singole regioni potranno imporre misure più severe in base al tasso di occupazione delle terapie intensive.
  • I casi della variante omicron potrebbero diffondersi anche più velocemente nel Regno Unito che in Sudafrica, secondo John Edmunds, epidemiologo della London school of hygiene and tropical medicine e consulente del governo all’interno del comitato scientifico per le emergenze (Sage). Edmunds ritiene che non sia eccessiva l’applicazione del cosiddetto piano B (mascherine obbligatorie nei luoghi pubblici al chiuso, tranne pub e ristoranti, e nei mezzi pubblici, invito a lavorare da casa il più possibile, e uso del certificato di vaccinazione o guarigione per entrare in discoteca, locali al chiuso con più di 500 persone, banchetti all’aperto con più di quattromila persone in piedi ed eventi con più di diecimila persone, tamponi quotidiani invece dell’isolamento in caso di contatto con una persona positiva), anche se la omicron finora sembra dare una forma di malattia più lieve delle altre. L’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito ha identificato il 9 dicembre 249 nuovi casi di omicron, quasi il doppio del giorno prima, portando il totale del Regno Unito a 817. Il 10 dicembre nel paese sono stati registrati 50.867 nuovi casi e 148 decessi.
  • A Malta tornerà l’uso obbligatorio della mascherina negli spazi interni ed esterni dall’11 dicembre, ha affermato il ministro della salute Chris Fearne. Sull’isola risulta vaccinato il 90 per cento della popolazione. Dal 14 dicembre sarà aperta la vaccinazione per la fascia d’età cinque-undici anni.
  • In Germania, la commissione di consulenza sulle vaccinazioni (Stiko) ha raccomandato di somministrare il vaccino della Pfizer-Biontech a bambini di età compresa tra cinque e undici anni con condizioni di salute fragile.
  • Il ministro della salute tedesco, Karl Lauterbach, ha difeso il lockdown per non vaccinati imposto dal governo e l’introduzione del vaccino obbligatorio dal 15 marzo 2022 per il personale medico e infermieristico a contatto con i pazienti, approvato anche dalla camera delle regioni (Bundesrat) il 10 dicembre. Secondo un sondaggio dell’emittente televisiva Zdf, il 70 per cento dei tedeschi sarebbe a favore del vaccino obbligatorio. Il 10 dicembre nel paese sono stati riportati 61.288 nuovi casi positivi e 484 nuovi decessi legati al covid.
  • Israele estenderà fino al 22 dicembre le sue restrizioni di viaggio – compreso il divieto d’ingresso a tutti i cittadini stranieri – nel tentativo di fermare ulteriori casi della variante omicron, identificata finora in 21 casi. Attualmente, tutti gli israeliani che tornano dall’estero devono mettersi in quarantena finché non ricevono conferma di un risultato negativo del tampone molecolare, mentre chi arriva da paesi ad alto rischio deve restare in un hotel di quarantena indicato dalle autorità finché non arriva il risultato negativo di un test molecolare. Il governo non esclude ulteriori misure restrittive nei prossimi giorni e incentivi per la vaccinazione.
  • In Ghana dal 13 dicembre saranno vaccinati direttamente all’aeroporto i cittadini e i residenti non vaccinati di ritorno nel paese. Si potrà uscire dal paese solo mostrando un certificato di vaccinazione, afferma una nota del direttore generale del servizio sanitario Patrick Kuma-Aboagye, citando come ragioni un aumento dei casi di covid-19 e il rilevamento della variante omicron. Finora in Ghana risulta vaccinato il 5,7 per cento di 30 milioni di abitanti. Dal 22 gennaio il vaccino diventerà obbligatorio per gruppi mirati, inclusi dipendenti del governo, operatori sanitari e studenti. Da gennaio sarà necessaria la certificazione della vaccinazione anche per accedere a locali notturni, spiagge, stadi e ristoranti. Nelle ultime due settimane i casi di covid registrati all’aeroporto internazionale Kotoka nella capitale Accra hanno rappresentato circa il 60 per cento delle infezioni totali nel paese, ha affermato Kuma-Aboagye. E tra 34 casi in cui è stata rilevata la variante omicron, il 75 per cento non era vaccinato. Il paese ha registrato 131.246 contagi e 1.228 decessi dall’inizio della pandemia.
  • In Repubblica Ceca il governo il 10 dicembre ha annunciato che dal 1 marzo 2022 sarà obbligatoria la vaccinazione contro il covid-19 per le persone dai 60 anni in su. L’obbligo sarà in vigore anche per personale sanitario, polizia, vigili del fuoco e militari.
  • A Budapest, in Ungheria, i tradizionali mercatini di Natale hanno aperto nelle piazze principali solo per le persone vaccinate contro il covid-19. Per accedere i visitatori dovranno mostrare il certificato di vaccinazione o di guarigione come previsto dalle nuove misure di restrizione. Agli eventi con più di 500 partecipanti, infatti, possono partecipare solo persone vaccinate o guarite. Mentre ristoranti, negozi, centri commerciali e scuole resteranno aperti per tutti. Tra le bancarelle in pochi indossano la mascherina, obbligatoria solo nei luoghi al chiuso.
  • In Sudafrica, il 10 dicembre sono stati registrati più di 22mila nuovi casi di covid-19. Le autorità sanitarie hanno affermato che non c’è alcun segno che la variante omicron stia causando malattie più gravi nelle persone contagiate, ma sarà necessario più tempo per arrivare a una conclusione definitiva. Secondo il ministro della salute, Joe Phaahla, i dati suggeriscono che l’aumento del tasso di ospedalizzazione sia dovuto al numero elevato di nuovi casi positivi piuttosto che alla gravità della variante.
  • È prevista oggi a Oslo, in Norvegia, la cerimonia per la consegna dei premi Nobel per la pace, che si svolgerà in presenza nonostante il rialzo dei contagi. La giornalista Maria Ressa e il collega Dmitrij Muratov riceveranno nel municipio della capitale norvegese l’onorificenza per la loro lotta per la libertà di espressione nelle Filippine e in Russia. Alla cerimonia potranno partecipare pochi ospiti a causa delle restrizioni entrate in vigore questa settimana, tra cui il limite al numero di visitatori nelle case e il distanziamento sociale, per frenare l’impennata dei contagi. In Norvegia, uno dei pochi paesi europei dove il covid-19 sembrava sotto controllo, il numero dei nuovi casi positivi e dei ricoveri è aumentato improvvisamente. Il 9 dicembre sono stati registrati più di cinquemila nuovi casi positivi.

Ha collaborato Natasha Caragnano

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