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Hamburger Jarrett


Keith Jarrett, Hamburg ’72 (ECM)
Dagli archivi di Manfred Eicher viene rispolverato questo gioiello rimasto inedito per troppi anni. Tre grandissimi solisti jazz che si incontrano sul palco dando vita a una musica squisita, dove si passa dalla dolcezza pianistica da ballad dell’iniziale Rainbow alle incandescenti improvvisazioni free di Piece for Ornette e alle suggestioni folk di Take me back, terminando il concerto con una lunghissima versione di Song for Che, dove Jarrett si scatena anche al sax soprano con ispide sequenze di multifonici dal sapore sperimentale. Musica che esprime spontaneità e coraggio in un modo che oggi non sembra più possibile neppure allo stesso pianista di Allentown. Imperdibile davvero.


Wolfgang Amadeus Mozart, Così fan tutte (Sony Classical)
Il direttore d’orchestra Teodor Currentzis sta facendo infuriare/entusiasmare quasi tutti nell’ambiente classico con le sue interpretazioni mozartiane, giudicate alquanto stravaganti (così come troppo strano il suono “barocco” dell’orchestra Musicaeterna). Dopo Le nozze di Figaro dell’anno scorso ecco il secondo capitolo della trilogia di Da Ponte e, come nel disco precedente, pregi e difetti di Currentzis sono in primo piano. Ricerca voluta dell’effetto? Cantanti non sempre all’altezza? Tempi a velocità impossibili? Talvolta. Noioso? Mai, e questo basta per consigliarne l’ascolto.


Philip Glass, Complete Etudes for piano (Orange Mountain Music)
Composti lungo l’arco di un ventennio, questi pezzi pianistici sono un punto d’arrivo per la scrittura di Philip Glass, che riesce a unire le istanze del minimalismo con le tecniche strumentali richieste da questo tipo di composizione. Certo, siamo lontanissimi da Chopin o Liszt (e anche da Ligeti), ma la maturità di scrittura raggiunta da Glass in questi lavori è indiscutibile, e copre uno spettro ampio di possibilità espressive ottimamente messe in luce dalla scintillante esecuzione di Maki Namekawa.

Carlo Boccadoro è un compositore e direttore d’orchestra che vive a Milano. Guida l’ensemble Sentieri Selvaggi ed esegue la sua musica un po’ qua e un po’ là

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