×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Bisbigliando

jayk7, Getty Images

La città di New York spende 15 milioni di dollari al mese per pulire i vagoni della metropolitana con spray antimicrobici e proteggere dal covid i passeggeri. La città di Tokyo usa invece un sistema più economico e apparentemente efficace: invita i passeggeri a non parlare ad alta voce. E finora non sono stati registrati casi di contagio riconducibili agli spostamenti nella metropolitana della capitale giapponese, da cui transitano ogni giorno 8,7 milioni di persone.

“È arrivato il momento, in questa pandemia, di parlare dell’importanza di non parlare in questa pandemia”, ha scritto Derek Thompson su The Atlantic. Bisogna portare la mascherina, ventilare i locali, mantenere le distanze di sicurezza, ma evitare di parlare ad alta voce potrebbe essere ugualmente importante perché avrebbe un’efficacia paragonabile alla mascherina usata in modo corretto.

Jose L. Jimenez, che insegna all’università del Colorado a Boulder e studia la diffusione delle malattie, ha spiegato a Thompson che parlare a bassa voce diminuisce di cinque volte la produzione di aerosol, le piccole goccioline nebulizzate attraverso cui viaggia il coronavirus. Lo ha detto anche Kyriakoula Petropulacos, del comitato tecnico scientifico per l’emergenza covid in Italia e direttrice della sanità in Emilia-Romagna, che intervistata dal Corriere della Sera si è raccomandata con gli insegnanti di non urlare in classe. Per la stessa ragione andare al cinema distanziati, con la mascherina e in silenzio è probabilmente meno pericoloso di quello che si pensa. Jimenez si spinge ad azzardare che se tutti smettessimo di parlare per un mese o due la pandemia si fermerebbe.

Non sapremo mai se è vero, ma un’alternativa potrebbe essere comportarci come se fossimo in un’austera biblioteca britannica, bisbigliando e sperimentando, quando proprio è necessario, altri modi per parlare AD ALTA VOCE.

Questo articolo è uscito sul numero 1374 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

pubblicità