Sospesi nel tempo, in rotta verso i kolossal
Fantasmi, demoni, serial killer, esperienze extracorporee, gli esperimenti esoterici di Nina Kulagina… Come può la combinazione di queste cose regalare gioia e divertimento? La risposta è scontata: Sospesi nel tempo di Peter Jackson. Nella cittadina di Fairwater, il cui ospedale tempo prima era stato teatro di un massacro compiuto da un infermiere folle, si registra un insolito picco di attacchi cardiaci mortali. Frank Bannister, un architetto che dopo la morte della moglie riesce a comunicare con le anime dei defunti e che si è riciclato come “detective psichico”, dovrà svelare cosa sta succedendo veramente agli abitanti.
Con un budget di trenta milioni di dollari Sospesi nel tempo è un piccolo film rispetto ai kolossal che Peter Jackson avrebbe firmato da lì a qualche anno. Ma questa horror comedy segna comunque un salto di qualità nella filmografia del regista neozelandese ed è qualcosa di più di una tappa intermedia tra Creature del cielo (film bellissimo che tra i suoi tanti pregi ha quello di aver lanciato Kate Winslet) e La compagnia dell’anello. Intanto perché Sospesi nel tempo rasenta la perfezione da molti punti di vista. E poi con questo “piccolo” film, prodotto da Robert Zemeckis, Jackson ha battuto definitivamente nuove rotte digitali tra Hollywood e la Terra di mezzo. Un’ultima cosa a proposito di gioia: protagonista del film, un magnifico Michael J. Fox.
Sospesi nel tempo
Di Peter Jackson. Con Michael J. Fox, Trini Alvarado, Jake Busey, Dee Wallace, John Astin, Jeffrey Combs. Stati Uniti/Nuova Zelanda 1996, 110’. A noleggio