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Sheffield artica

Quando uscì il primo album degli Arctic Monkeys era il gennaio del 2006, ero a Glasgow, esistevano ancora i negozi di dischi e in vetrina non c’era altro. Ne parlavano tutti, un po’ perché era la nuova big thing del rock britannico, un po’ – angolo dell’archeologia della rete – perché erano diventati famosi prima del disco grazie alla loro pagina di Myspace. Il cantante e leader Alex Turner aveva appena compiuto vent’anni e sparava con il suo accento di Sheffield delle canzoni davvero speciali: bastava il titolo da teenager tignoso dell’album – Whatever people say I am, that’s what I’m not – per incuriosirsi. Io non sapevo se buttarmi nell’ultima moda con tutto l’album, quindi comprai il singolo, che era già uscito andando immediatamente al primo posto in classifica, per sentire se mi piaceva. Mi piacque. È la #canzonedelgiorno. Don’t believe the hype.


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