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Il blues del negativo

È il 1963 e Serge Gainsbourg lavora alacremente per diventare la leggenda nazionale pop francese. Ogni album cambia sound in maniera più o meno radicale: quello della #canzonedelgiorno, Gainsbourg confidentiel, ha solo chitarra e contrabbasso, per un perfetto clima da night club, e canzoni d’amore più o meno divertenti, con i calembour tipici di Gainsbourg che spuntano dappertutto. Nei testi ci sono molte cose, tra i quali un rasoio elettrico (per il quale l’artista resiste alla tentazione del product placement), un walkie talkie made in Japan (in francese diventa talkie walkie, che mi fa sempre un po’ ridere), una macchina da scrivere portatile Remington, del liquore Pimm’s e del gin Gordon’s, delle vertiginose montagne russe (la Scenic railway), un ristorante di lusso parigino (l’inevitabile Maxim’s) e una macchina fotografica: riecco la Rolleiflex, che torna in ogni verso per immortalare una petite amie che alla fine della canzone è solo nelle foto perché se n’è andata. È il mio disco preferito di Serge? Mi sa di sì.


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