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Le carte fedeltà che fanno male al pianeta

L’aeroporto Charles De Gaulle a Roissy, Francia, l’11 aprile 2019. (Benoit Tessier, Reuters/Contrasto)

I programmi che invitano le persone ad accumulare punti per viaggiare gratis in aereo andrebbero eliminati, scrive il Guardian. La proposta è contenuta in un rapporto del comitato britannico sul cambiamento climatico, insieme ad altre raccomandazioni per un diverso stile di vita, soprattutto riguardo all’alimentazione, ai trasporti e al riscaldamento delle case.

Nel Regno Unito il 15 per cento della popolazione viaggia nel 70 per cento dei voli, mentre metà della popolazione non prende l’aereo neanche una volta all’anno. Sarebbe quindi opportuno disincentivare i viaggi molto frequenti, senza penalizzare chi prende l’aereo solo una volta all’anno per andare in vacanza.

Per raggiungere questo obiettivo si dovrebbero eliminare i programmi fedeltà. E si potrebbe invece introdurre una tassa sui chilometri percorsi in aereo, usando i proventi per sviluppare tecnologie che riducono l’impatto ambientale. Le compagnie aeree dovrebbero inoltre rendere note le emissioni di ogni volo, confrontandole con le emissioni totali medie di una famiglia in un anno. Secondo il rapporto, bisognerebbe anche ridurre i prezzi dei biglietti ferroviari per incentivare l’uso del treno.

Il rapporto britannico consiglia inoltre di abolire l’iva sui lavori di risparmio energetico nelle case e per chi adotta sistemi di riscaldamento a basse emissioni. Il Regno Unito si è impegnato a diventare un paese a emissioni zero entro il 2050.

Questo articolo è uscito sul numero 1329 di Internazionale. Compra questo numero|Abbonati

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