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<em>Senza titolo</em> dalla serie <em>On a good day</em>, Londra, anni settanta. (Al Vandenberg, The Estate of Al Vandenberg/Victoria and Albert museum)
<em>She Rockers (London rap dance crew)</em>, Londra, 1988. (Normski, Normski/Victoria and Albert museum)
<em>Senza titolo</em>, Londra, 1972. (Neil Kenlock, Neil Kenlock/Victoria and Albert museum)
<em>Self-portrait in mirror</em>, Londra, 1964. (Armet Francis, Armet Francis/Victoria and Albert museum)
<em>High street Kensington</em> dalla serie <em>On a good day</em>, Londra, anni settanta. (Al Vandenberg, The Estate of Al Vandenberg/Victoria and Albert museum)
<em>Diary of a victorian dandy</em>, 1998. (Yinka Shonibare, Yinka Shonibare/Victoria and Albert museum)
<em>African homeboy – Brixton</em>, Londra, 1987. (Normski, Normski/Victoria and Albert museum)
<em>Miss black & beautiful</em> dalla serie <em>Black beauty pageants</em>, anni settanta. (Raphael Albert, Raphael Albert Autograph Abp/Victoria and Albert museum)
<em>Hd-55774 (Beri Beri)</em> dalla serie <em>Headties</em>, Nigeria, 1974. (J. D. 'Okhai Ojeikere, The Estate of J.D. 'Okhai Ojeikere/Victoria and Albert museum)
<em>Hg 423-04</em> dalla serie <em>Headties</em>, Nigeria, 2004. (J. D. 'Okhai Ojeikere, The Estate of J.D. 'Okhai Ojeikere/Victoria and Albert museum)

Nero di Londra 

Il Victoria and Albert museum di Londra presenta Staying power, una mostra che esplora la storia dei neri nel Regno Unito.

Negli ultimi sette anni il museo ha collaborato con i Black cultural archives per acquisire 118 fotografie di diciassette artisti. Le opere vanno da quelle della serie in grande formato Diary of a victorian dandy di Yinka Shonibare alle acconciature delle donne nigeriane di J.D. Okhai Ojeikere fino alle strade di Londra negli anni settanta di Al Vandenberg.

L’esperienza dei neri britannici è esplorata sia in modo documentaristico sia concettuale. Neil Kenlock e Armet Francis sono alcuni dei fotografi che hanno raccontato i neri caraibici a Londra tra gli anni sessanta e settanta. Raphael Albert ha celebrato la crescita della comunità nera concentrandosi sulla musica, le mode e la vita culturale, come anche Norman “Normski” Anderson con i ritratti a colori dei ragazzi degli anni ottanta e novanta.

La parte concettuale esamina le tematiche della razza e dell’identità. Yinka Shonibare ritrae il dandy come un outsider, uno straniero che usa il usa savoir faire e lo stile per accedere agli strati sociali più alti. Maxine Walker gioca sugli stereotipi razziali attraverso gli autoritratti in cui si presenta con diverse tonalità di pelle e acconciature.

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 24 maggio 2015.

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