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<em>Wooden chapel</em>, 2014. (Gina Soden)
<em>Rotunda</em>, 2014. (Gina Soden)
<em>Reflection</em>, 2014. (Gina Soden)
<em>Klasztor</em>, 2014. (Gina Soden)
<em>Wreck</em>, 2015. (Natasha Kissell)
<em>Dust to dust</em>, 2015. (Natasha Kissell)
<em>Falls the shadow</em>, 2015. (Natasha Kissell)
<em>Beautiful desolation</em>, 2015. (Natasha Kissell)

Travolti dal tempo

“Tra l’idea e la realtà, tra il movimento e l’atto, cade l’ombra”. Questo aforisma dello scrittore T. S. Eliot ha ispirato la mostra Falls the shadow, con opere della fotografa Gina Soden e della pittrice Natasha Kissell, artiste britanniche che riflettono sul passare del tempo e sull’evanescenza dell’architettura.

I dipinti di Natasha Kissell (1978) esplorano la distanza tra la perfezione, le esistenze utopiche e la realtà fatta di decadenza e mortalità. Le sue architetture, perfette e splendenti, lottano per occupare un paesaggio che porta con sé i segni della transitorietà come i muri che crollano, i vandalismi e la vegetazione che ricopre gli oggetti abbandonati. Per Kissell l’architettura è l’essere umano con tutto il suo desiderio di lasciare un’impronta nel mondo.

Le fotografie di Gina Soden (1985) documentano edifici abbandonati per materializzare e riflettere sulle trasformazioni inesorabili che il tempo mette in atto. La sua ultima serie è stata realizzata in giro per l’Europa e considera diversi stili architettonici e destinazioni d’uso, dai piccoli luoghi di culto alla grandiosità di spazi creati per mostrare il potere politico e sociale.

Falls the shadow sarà aperta al pubblico nella galleria Eleven di Londra fino al 1 maggio 2015.

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