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La lezione in una madrasa a Islamabad. La scuola è frequentata da profughi interni pachistani, arrivati dalle zone tribali del Pakistan. (Muhammed Muheisen, Ap/Ansa)
Un bambino si lava prima di raggiungere gli altri studenti della sua classe, in una madrasa allestita in una moschea alla periferia di Islamabad. (Muhammed Muheisen, Ap/Ansa)
Un ragazzo legge il Corano prima di cominciare la lezione a Islamabad, il 5 febbraio 2015. (Muhammed Muheisen, Ap/Ansa)
Le scarpe degli studenti lasciate all’entrata dell’aula di una madrasa a Islamabad. (Muhammed Muheisen, Ap/Ansa)
La pausa pranzo in una madrasa di Islamabad. (Muhammed Muheisen, Ap/Ansa)
Bambini profughi afgani e pachistani aspettano in una moschea in costruzione prima di cominciare le lezioni, a Islamabad. (Muhammed Muheisen, Ap/Ansa)
Una madrasa di Islamabad. La scuola è frequentata da profughi interni pachistani, arrivati dalle zone tribali del Pakistan. (Muhammed Muheisen, Ap/Ansa)
Alcuni studenti riposano dopo la lezione, a Islamabad. (Muhammed Muheisen, Ap/Ansa)
Durante una lezione a Rawalpindi. (Muhammed Muheisen, Ap/Ansa)
Studenti giocano a calcio nel cortile di una scuola coranica a Islamabad. (Muhammed Muheisen, Ap/Ansa)

L’ora di religione

Dopo l’attentato del 16 dicembre 2014 contro una scuola di Peshawar, in cui sono morte 141 persone, tra cui 132 bambini, il governo pachistano ha introdotto nuove misure di sicurezza contro il terrorismo.

Tra queste, oltre alla reintroduzione della pena di morte, c’è anche un maggior controllo e un censimento delle scuole religiose, le madrase, accusate di diffondere ideologie radicali. Secondo i loro detrattori, le madrase non sono abilitate all’insegnamento, non preparano adeguatamente gli alunni e diffondono intolleranza religiosa. Ma gli insegnanti ribattono che è ingiusto definirle come sostenitrici del terrorismo, che viene sempre fermamente condannato.

Non esiste un registro delle madrase pachistane, che verosimilmente sono decine di migliaia. Molte di loro oltre alle lezioni forniscono cibo e alloggio a studenti da varie parti del paese. Secondo le Nazioni Unite, il Pakistan destina solo il 2,7 per cento del suo pil all’istruzione e almeno il 74 per cento delle donne è analfabeta.

Le foto sono state scattate tra gennaio e febbraio del 2015.

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