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Migliaia di persone a Johannesburg manifestano contro gli attacchi agli stranieri

Gruppi armati hanno preso di mira i negozi gestiti dagli immigrati africani, accusati di rubare il lavoro ai sudafricani. Migliaia di stranieri hanno abbandonato le loro case, i governi dei paesi confinanti preparano un piano di rimpatrio

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Una rissa tra un tassista e immigrati nel centro di Johannesburg, il 15 aprile. (Marco Longari, Afp)
Persone davanti a negozi chiusi nel centro di Johannesburg, il 15 aprile. Gli immigrati che gestiscono attività commerciali hanno deciso di chiudere per evitare di essere coinvolti nelle violenze. (Marco Longari, Afp)
Un tassista sta per colpire un uomo con un sasso. nel centro di Johannesburg, il 15 aprile. (Marco Longari, Afp)
La polizia si prepara a un blitz per entrare in un ostello dove si trovano persone sospettate di avere protestato contro gli immigrati, a Benoni, vicino a Johannesburg, il 16 aprile. (Marco Longari, Afp)
Un uomo che vive nell’ostello usa un asciugamano per proteggersi dai gas lacrimogeni della polizia, a Benoni, il 16 aprile. (Marco Longari, Afp)
Un agente perquisisce un sospetto, a Benoni, il 16 aprile. (Marco Longari, Afp)
Un uomo carica su un furgone la merce del suo negozio, che ha chiuso a causa delle violenze, nel villaggio di Primrose, a quindici chilometri da Johannesburg, il 16 aprile. (Mujahid Safodien, Afp)
La polizia lancia lacrimogeni negli scontri avvenuti durante una marcia pacifica contro la xenofobia, a Durban, il 16 aprile. (Afp)

Stranieri sotto attacco a Johannesburg

Le violenze contro gli immigrati scoppiate a Durban nei giorni scorsi hanno preso piede anche a Johannesburg, la capitale economica del paese, nella cui area metropolitana vivono sette milioni di persone.

Il 16 aprile la polizia di Johannesburg ha disperso una manifestazione contro gli immigrati sparando proiettili di gomma, e nella notte tra il 16 e il 17 aprile sono stati assaltati vari negozi di proprietà di stranieri. Dall’inizio del mese gli attacchi xenofobi hanno causato sei morti.

Questi episodi richiamano alla mente l’ondata di violenze contro gli immigrati del 2008, che coinvolse tutto il paese e causò 60 morti. La popolazione immigrata, formata per l’80 per cento da africani di altri paesi, è accusata di rubare il lavoro ai sudafricani, che si lamentano dell’alto tasso di disoccupazione.

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