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Comincia l’Expo 2015 a Milano

Il 1 maggio aprono i padiglioni dell’esposizione universale a Milano. Previste manifestazioni del movimento #NoExpo contro lo sfruttamento del lavoro e gli sprechi di denaro pubblico

Altri 10 aggiornamenti
L’Albero della vita, il 24 aprile. (Matteo Valle, Getty Images)
L’interno del padiglione italiano, il 24 aprile. (Matteo Valle, Getty Images)
I padiglioni del Bahrein e dell’Angola, il 24 aprile. (Matteo Valle, Getty Images)
Il 24 aprile. (Matteo Valle, Getty Images)
Il 17 aprile. (Vincenzo Lombardo, Getty Images)
Il padiglione del Kazakistan, il 24 aprile. (Matteo Valle, Getty Images)
Il padiglione spagnolo, il 24 aprile. (Matteo Valle, Getty Images)
Il padiglione italiano, il 22 aprile. (Vincenzo Lombardo, Getty Images)
Il 24 aprile. (Matteo Valle, Getty Images)
Il padiglione Vanke, creato da Daniel Libeskind, il 24 aprile. (Matteo Valle, Getty Images)
Il 24 aprile. (Matteo Valle, Getty Images)
Il campione di bike trial Vittorio Brumotti sul nuovo ponte che porta all’Expo, il 28 aprile. (Pier Marco Tacca, Getty Images)

Nei cantieri dell’Expo

L’esposizione universale 2015 che si apre a Milano il 1 maggio durerà fino al 31 ottobre. Il tema della manifestazione di quest’anno è il cibo, con lo slogan “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Per la prima volta nella storia, i paesi partecipanti non saranno divisi con criteri geografici, ma per temi. Milano aveva ospitato l’esposizione già nel 1906, l’evento aveva come tema i trasporti.

All’Expo 2015 partecipano 145 paesi, tre organizzazioni internazionali (Nazioni Unite, Unione europea, Comunità caraibica) e 13 organizzazioni non governative, per i quali sono stati costruiti 80 padiglioni su 110 ettari di terreno. I lavori sono cominciati il 28 ottobre 2011 e nel cantiere sono all’opera circa 7.500 persone, a cui si aggiungono cinquemila imprese impegnate nei padiglioni, nelle forniture e nella gestione dei servizi. Il padiglione italiano – tra costruzione e allestimenti – sarebbe dovuto costare 63 milioni di euro, ma alla fine costerà 92 milioni di euro.

La costruzione dei padiglioni ha subìto ritardi: a febbraio solo il 60 per cento dei lavori era concluso. Ai problemi interni al cantiere se ne sommano altri logistici, soprattutto quelli che riguardanoi trasporti. Per esempio, la bretella autostradale che doveva collegare le zone nord di Milano con l’area espositiva non sarà in funzione nei giorni dell’inaugurazione. La nuova linea 5 della metropolitana inoltre è aperta solo in parte, e le stazioni più vicine alla sede dell’Expo verranno inaugurate solo a fine mese.

Ecco in anteprima le immagini della situazione all’Expo pochi giorni prima dell’inaugurazione.

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