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<em>Jpeg la01</em>, 2007. (Thomas Ruff, Courtesy Galleria Lia Rumma)
Pechino, Cina, 1996. (Olivo Barbieri)
<em>Senza titolo</em> dalla serie <em>Polaroid, found photos in Detroit</em>, 1970-1990. (Arianna Arcara & Luca Santese)
<em>#0207-2</em>, Lodi, New Jersey, 2012. (Daniele Lisi)
Louis Armstrong, Milano, 1959. (Riccardo Schwamenthal, CTSimages Phocus)
<em>Hilux Samarra</em>, 2009. (Richard Mosse, Courtesy of the artist and Jack Shainman gallery)
<em>Fotoscopia</em>, Reggio Emilia, 2015. (Alessandra Calò)
<em>Road to Yuri Gagarin</em>, 2011. (Rene Nuijens)
<em>Life in file #2224</em>, 2009. (Enrico Bedolo)
<em>Asynchronous – IV dosis of confirmation.</em> (Jules Spinatsch)
<em>Gastropoda#11</em>, 2013. (Joan Fontcuberta)
<em>Hackney flowers</em>, 2005/2007. (Stephen Gill, Courtesy of Christophe Guye galerie)

Effetto Terra

Per festeggiare i dieci anni, il festival Fotografia europea di Reggio Emilia propone una reinterpretazione dei temi dell’Esposizione universale di Milano, indagando sul complesso rapporto tra uomo e natura. La rappresentazione del pianeta, la salvaguardia dell’ambiente, le ricchezze del territorio, le dinamiche tra essere umano, natura e tecnologia sono gli ambiti in cui fotografi e curatori sono stati invitati a riflettere per questa edizione che porta il titolo di Effetto Terra.

Le giornate inaugurali, dal 15 al 17 maggio, presentano una serie di incontri, workshop, proiezioni e visite guidate. La sezione Host è la protagonista dell’inizio del festival con l’agenzia olandese Noor che presenta il progetto collettivo A Noor journal on the changing planet.

Nel festival trovano spazio anche altre grandi mostre che si distinguono per un approccio libero e interdisciplinare affidato a maestri come Joan Fontcuberta, Olivo Barbieri ed Erik Kessels. Mentre il circuito Off della manifestazione invaderà oltre 200 luoghi, trasformando Reggio Emilia in un’unica grande esposizione.

Il festival sarà aperto al pubblico fino al 26 luglio 2015.

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