×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Una donna eritrea arriva in una chiesa ortodossa per la messa nel campo di Calais, il 7 gennaio 2016. (Carl Court, Getty Images)
Migranti eritrei e volontari partecipano a una messa per il Natale ortodosso nel campo di Calais, il 7 gennaio 2016. (Carl Court, Getty Images)
Un migrante eritreo prega per il Natale ortodosso nel campo di Calais, il 7 gennaio 2016. (Carl Court, Getty Images)
Migranti eritrei davanti a una chiesa ortodossa costruita nel campo di Calais, il 7 gennaio 2016. (Carl Court, Getty Images)
Migranti eritrei nella tendopoli di Calais, il 7 gennaio 2016. (Carl Court, Getty Images)
Durante la messa per il Natale ortodosso al campo di Calais, il 7 gennaio 2016. (Carl Court, Getty Images)
Dopo la messa per celebrare il Natale ortodosso nel campo di Calais, il 7 gennaio 2016. (Carl Court, Getty Images)
Una chiesta ortodossa costruita nel campo di Calais, il 7 gennaio 2016. (Carl Court, Getty Images)
Davanti a una chiesa ortodossa costruita nel campo di Calais, il 7 gennaio 2016. (Carl Court, Getty Images)
Due donne eritree dopo la messa nel campo di Calais, il 7 gennaio 2016. (Carl Court, Getty Images)

Natale a Calais

Il 7 gennaio le chiese cattoliche orientali e quelle ortodosse celebrano il Natale, con una differenza di tredici giorni rispetto ai cattolici d’occidente. Infatti la chiesa ortodossa usa il calendario giuliano che in occidente è stato sostituito dal calendario gregoriano nel 1582.

Anche nella tendopoli di Calais, in Francia, dove vivono in maniera temporanea o stanziale circa quattromila profughi che cercano di raggiungere il Regno Unito, i migranti di origine eritrea ed etiope hanno celebrato il Natale nella chiesa copta dell’accampamento, una struttura costruita con tavole e materiali di fortuna nel corso degli ultimi mesi.

Gli angeli nella tradizione copta sono molto importanti e hanno un ruolo di mediazione tra dio e gli uomini, e durante il viaggio dall’Africa all’Europa i migranti portano sempre con sé le immagini dell’arcangelo Michele, che sono state affisse anche alle pareti della chiesa di Calais.

pubblicità