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Tutu, Miles Davis, 1986. (Irving Penn, Warner Bros. Records)
Lovesexy, Prince, 1988. (Jean-Baptiste Mondino, Paiseley Park)
Liliput, Liliput, 1982. (Peter Fischli & David Weiss, Rough Trade)
Island life, Grace Jones, 1985. (Jean-Paul Goude, Island Records)
Jawohl, sie kann’s. Sie hat’s geschafft, Les Reines Prochaines, 1990. (Kathy Freisager/Pipilotti Rist/Omi Scheiderbauer, Because Of You)
KooKoo, Debbie Harry, 1981. (Hans Ruedi Giger, Chrysalis)
Abbey road, The Beatles, 1969. (Iain Macmillan, Apple Records)
Fashions, David Bowie, 1982. (Brian Duffy, BOW 100)
Blue train, John Coltrane, 1957. (Francis Wolff, Blue Note Records)
Kraftwerk, Kraftwerk, 1970. (Bernd & Hilla Becher, Philips)

Musica da guardare

I vinili e la fotografia analogica sono stati due mezzi di espressione emblematici del novecento. La natura nostalgica di un disco deve molto alla sua copertina. Con la mostra Total records, il Fotomuseum Winterthur, vicino a Zurigo, mette a fuoco il rapporto complesso che nel secolo scorso si è instaurato tra musica e fotografia.

Con cinquecento copertine di vinili, Total records (aperta fino al 16 maggio 2016) racconta questa relazione che si è sviluppata dagli anni cinquanta a oggi, tracciando una storia culturale che riporta lo spettatore in un passato fatto di immagini e canzoni.

Dalle strisce pedonali di Abbey road dei Beatles fino a Grace Jones immortalata come una scultura da Jean-Paul Goude e il bambino sott’acqua per Nevermind dei Nirvana, la mostra svizzera mette in rassegna una serie di immagini che fanno parte della nostra memoria collettiva, approfondendo però aspetti meno conosciuti per molti ascoltatori, come gli autori, fotografi o grafici, delle copertine.

Ci sono musicisti che hanno scelto di illustrare i loro dischi usando grandi nomi della fotografia (Dorothea Lange, Nan Goldin, Elliott Erwitt e Weegee); in altri casi, le case discografiche hanno costruito una loro identità, commerciale e artistica, a partire dalla scelta di stili visivi ben precisi. È il caso, per esempio, della Blue Note, etichetta discografica fondata nel 1939 dal produttore Alfred Lion e dal fotografo Francis Wolff, che insieme al grafico Reid Miles hanno fatto la storia del design delle copertine.

La fotografia raccontata dal punto di vista di Total records ci parla anche di sodalizi che hanno segnato indelebilmente l’immagine di alcuni musicisti, come Anton Corbijn con gli U2, David Bailey con i Rolling Stones, Annie Leibovitz con John Lennon e Jean-Baptiste Mondino con Prince. In altri casi, ci sono fotografi che hanno cominciato la loro carriera grazie alla musica, come Lee Friedlander con i suoi ritratti di John Coltrane e Ray Charles. Sulle copertine hanno lasciato il segno anche l’arte contemporanea e la sperimentazione con Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Pipilotti Rist e Fischli/Weiss.

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