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Nel laboratorio di Guangzhou, in Cina, il 20 giugno 2016. (Kevin Frayer, Getty Images)
I tecnici al lavoro nel laboratorio di Guangzhou, il 21 giugno 2016. (Kevin Frayer, Getty Images)
Un ricercatore inserisce le zanzare nelle gabbie del laboratorio di Guangzhou, in Cina, il 20 giugno 2016. (Kevin Frayer, Getty Images)
Un ricercatore cinese rilascia zanzare adulte in un villaggio sull’isola di Shazai, in Cina, il 21 giugno 2016. (Kevin Frayer, Getty Images)
Nel laboratorio di Guangzhou, in Cina, il 21 giugno 2016. (Kevin Frayer, Getty Images)
Un ingegnere di laboratorio usa una racchetta elettrica per uccidere le zanzare scappate dai contenitori, a Guangzhou, in Cina, il 21 giugno 2016. (Kevin Frayer, Getty Images)
Un ricercatore osserva le gabbie che contengono le zanzare adulte nel laboratorio di Guangzhou, in Cina, il 20 giugno 2016.. (Kevin Frayer, Getty Images)
Un ricercatore controlla le larve delle zanzare in un vassoio nel laboratorio di Guangzhou, in Cina, il 20 giugno 2016. (Kevin Frayer, Getty Images)
Un ricercatore cinese rilascia zanzare adulte in un villaggio sull’isola di Shazai, in Cina, il 23 giugno 2016. (Kevin Frayer, Getty Images)
Tecnici del laboratorio di Guangzhou, in Cina, separano le larve femminili da quelle maschili, il 22 giugno 2016. (Kevin Frayer, Getty Images)

Un esercito di zanzare contro lo zika 

A Guangzhou (Canton), metropoli tropicale della Cina meridionale, c’è il più grande allevamento al mondo di zanzare, dove ogni settimana nascono più di venti milioni di insetti destinati alla ricerca per combattere il virus zika.

Da più di un anno, una squadra di esperti dell’università Sun Yat-Sen sta allevando i maschi delle zanzare, iniettandogli un particolare tipo di batterio, il Wolbachia pipientis, che inibisce la fecondazione delle uova. Dopo essere stati infettati, i maschi vengono portati nell’isola di Shazai per accoppiarsi con le femmine che, dopo essere state infettate, trasmettono il batterio alla generazione futura. Xi Zhiyong, il responsabile del laboratorio, ha confermato che durante il primo anno di sperimentazione è stato soppresso il 99 per cento di esemplari di Aedes albopictus, la zanzara tigre asiatica, vettore secondario del virus zika.

Attraverso questo particolare allevamento, gli esperti sperano di riuscire a impedire la diffusione della febbre dengue, che ogni anno provoca circa 25mila morti in tutto il mondo, molti dei quali proprio in queste zone della Cina. Xi Zhiyong vorrebbe che il suo metodo fosse esportato in tutto il mondo e che il laboratorio di Guangzhou diventasse il punto di riferimento internazionale nella sfida contro lo zika.

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