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Un centinaio di migranti su un’imbarcazione partita dalla Tunisia e diretta a Lampedusa, il 2 aprile 2011. (Giulio Piscitelli, Contrasto)
Profughi sudanesi corrono per salire su un veicolo nel deserto del Sahara, al confine tra Libia, Egitto e Sudan, il 18 maggio 2104. (Giulio Piscitelli, Contrasto)
Il bagaglio di un lavoratore immigrato che scappa dalla Libia, al confine con la Tunisia, nel marzo del 2011. (Francesco Giusti, Prospekt)
Un paio di pantaloni abbandonati vicino al campo profughi sull’isola di Lesbo, in Grecia, nel novembre del 2015. (Francesco Giusti, Prospekt)
Migranti arrivano sulle coste italiane dopo avere trascorso due giorni sulla nave Bourbon Argos di Medici senza frontiere, il 23 agosto 2015. (Francesco Zizola, Noor)
Un gommone viene avvistato dalla nave Bourbon Argos di Medici senza frontiere, il 26 agosto 2015. (Francesco Zizola, Noor)
Migranti salgono a bordo della Bourbon Argos, il 26 agosto 2015. (Francesco Zizola, Noor)
Profughi e migranti in fila per entrare in un centro di accoglienza temporaneo tra Grecia e Macedonia, il 13 ottobre 2015. (Rocco Rorandelli, TerraProject)
I controlli della polizia tra Serbia e Macedonia, il 14 ottobre 2015. (Rocco Rorandelli, TerraProject)
Profughi e migranti al confine tra Serbia e Macedonia. (Rocco Rorandelli, TerraProject)

Quattro fotografi raccontano l’emergenza dei migranti

In seguito all’accordo tra Unione europea e Turchia, il numero di profughi e migranti che cercano di raggiungere l’Europa è diminuito. Ma si prevede che nel 2016 si raggiungerà un numero senza precedenti di migranti annegati nel Mediterraneo. Il bilancio delle vittime dell’ultimo naufragio del 21 settembre, al largo delle coste egiziane, è salito a circa 300 morti e quindi dall’inizio dell’anno le vittime sono già più di 3.500. Al ritmo attuale, il numero delle vittime supererà quello del 2015, che era di 3.771, il più alto finora registrato.

L’emergenza del 2015, quando più di un milione di persone ha raggiunto l’Europa, ha travolto la politica, che ha reagito a volte cercando nuove forme di accoglienza a volte alzando nuovi muri per tenere lontani i migranti. Ma anche il mondo culturale e quello dell’informazione hanno reagito all’emergenza: il tema è stato tra i più fotografati dell’anno e uno dei più presenti anche nelle immagini candidate al World press photo.

I fotografi italiani Francesco Giusti, Giulio Piscitelli, Rocco Rorandelli e Francesco Zizola, che hanno seguito l’emergenza migranti, saranno al festival di Internazionale Ferrara il 30 settembre.

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