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Washington, Stati Uniti. (Mario Tama, Getty Images)
New York, Stati Uniti. (Bryan R. Smith, Afp)
Pristina, Kosovo. (Armend Nimani, Afp)
Davanti al Pantheon, Roma. (NurPhoto/Getty Images)
Barcellona, Spagna. (Manu Fernandez, Ap/Ansa)
Davanti all’ambasciata statunitense a Berlino, Germania. (Hannibal Hanschke, Reuters/Contrasto)
Trafalgar square, Londra, Regno Unito. (Dan Kitwood, Getty Images)
Nella riserva di Karura a Nairobi, Kenya. (Thomas Mukoya, Reuters/Contrasto)
In attesa dell’inizio del corteo a New Dehli, India. (Cathal McNaughton, Reuters/Contrasto)
Los Angeles, Stati Uniti. (Angela Weiss, Afp)
Macao. (Anthony Kwan, Getty Images)
Brasilia, Brasile. (Joédson Alves, Epa/Ansa)

La marcia delle donne contro Trump

Centinaia di migliaia di donne hanno marciato a Washington Dc e in 161 città di tutto il mondo per promuovere i diritti delle donne, degli immigrati, dei disabili e della comunità Lgbtqia.

Circa 500mila persone sono giunte nella capitale statunitense il 21 gennaio per la Women’s march, la manifestazione organizzata il giorno dopo l’insediamento di Donald Trump come 45° presidente degli Stati Uniti in una mobilitazione senza precedenti.

Circa due milioni e mezzo di persone hanno marciato in solidarietà in 161 città in tutto il mondo, da Copenhagen a Firenze, da Città del Messico a Londra.

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