×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Teddy boys a Londra, 1976. (Chris Steele-Perkins, Magnum Photos)
Una tempesta di sabbia fuori dal parlamento a Maseru, in Lesotho, 1960. (Ian Berry, Magnum Photos)
Metropolitana, New York, 1980. (Bruce Davidson, Magnum Photos)
New York, 1955. (Elliott Erwitt, Magnum Photos)
Repubblica dell’Altaj, Russia. 2000. (Jonas Bendiksen, Magnum Photos)
Lo sbarco delle truppe statunitensi a Omaha beach, in Normandia, Francia, il 6 giugno 1944. (Robert Capa, International center of photography/Magnum Photos)
Derry, Irlanda del Nord, 1972. (Giles Perres, Magnum Photos)
Sullla duna di Pilat durante le riprese del film di Jeanne Labrune, in Aquitania, Francia, 1984. (Jean Gaumy, Magnum Photos)
Mar del Plata, Argentina, 2014. (Martin Parr, Magnum Photos)
Pablín, nipote di Picasso, suona la chitarra accanto a un ritratto dello zio dipinto da Sebastià Junyer, Barcellona, 1954. (Inge Morath)
Un uomo ferma 59 carri armati in piazza Tiananmen, Pechino, il 4 giugno 1989. (Stuart Franklin, Magnum Photos)
El Paso, Texas, Stati Uniti, 2015. (Matt Black, Magnum Photos)

La vicinanza dei fotografi della Magnum

“Se le tue foto non sono abbastanza buone, non sei abbastanza vicino”. Una delle frasi più famose del fotoreporter Robert Capa ispira la nuova vendita online di stampe originali dell’agenzia Magnum.

Dietro alla scelta delle foto incluse in Closer: the Magnum square print sale c’è l’intenzione di esaminare cosa significa “essere vicino” anche per gli altri fotografi Magnum e capire se questo atteggiamento sia davvero determinante per realizzare dei buoni scatti. Leggendo le parole degli altri fotografi si capisce quanto la frase di Capa si presti a interpretazioni più ampie rispetto alla semplice distanza tra fotografo e soggetto.

Per esempio Stuart Franklin, autore come Capa di uno scatto che ha segnato la storia della fotografia, racconta che “non era affatto vicino” all’uomo che fermò i carri armati in piazza Tiananmen il 4 giugno 1989: voleva esserlo ma odiava lavorare con il teleobiettivo. Eppure è riuscito comunque a entrare nella storia della fotografia.

Per Matt Black, uno degli ultimi fotografi scelti dalla Magnum, “si può essere vicini a qualcosa e non vedere nulla. Oppure trovarsi dall’altra parte della strada e connettersi improvvisamente con un soggetto. Secondo me quello che intendeva Capa era di non essere semplicemente in un posto o in una situazione giusta, ma di sentirla, e di immergersi in essa”.

Il progetto fa parte delle quattro vendite previste per celebrare i 70 anni dell’agenzia; le stampe di Closer: the Magnum square print sale possono essere acquistate fino al 9 giugno.

pubblicità