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Libano. (Giles Duley)
Una famiglia fuggita da Homs, in Siria, vive in alcuni edifici abbandonati vicino Mafraq, in Giordania, marzo 2016. (Giles Duley)
Libano. (Giles Duley)
Fuggite da Idlib, in Siria, nel 2012 Aya, 7 anni, e la sua famiglia, sono arrivate in Libano dove sono rimaste due anni vivendo accanto a una fabbrica di cemento. A causa dei problemi respiratori di Aya causati dal cemento, sono state trasferite a Tripoli. Poi, grazie a un programma dell’Unhcr sono andate a vivere in Francia. La foto è stata scattata a Tripoli, Libano, febbraio 2016. (Giles Duley)
Libano. (Giles Duley)
Areej vive con i suoi figli e suo marito, che fa il camionista, in Giordania. (Giles Duley)
Murad, 5 anni, Idlib, nel nord della Siria. (Giles Duley)
Khouloud vive in una tenda nella valle della Bekaa, in Libano, con suo marito Jamal e i loro quattro figli. Nel 2013, mentre era nel giardino di casa sua, un cecchino l’ha colpita alla schiena lasciandola paralizzata. La foto è stata scattata nel febbraio del 2016. (Giles Duley)
Libano. (Giles Duley)

Negli occhi di Giles Duley

Nel 2011 il fotografo britannico Giles Duley è saltato su una mina in Afghanistan, mentre seguiva una pattuglia di soldati statunitensi. Ha rischiato di morire e ha subìto l’amputazione parziale di tre arti, ma dopo una serie di operazioni ha ricominciato a lavorare.

I can only tell you what my eyes see è la mostra che raccoglie quasi cento immagini scattate da Duley durante uno dei suoi ultimi lavori sulla crisi dei migranti e dei rifugiati.

Il progetto è cominciato nel 2015 quando l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha chiesto a Duley di documentare alcuni campi profughi e le storie dei migranti che viaggiano tra il Medio Oriente e l’Europa. “Volevamo che mostrasse i volti di una delle più grandi emergenze umanitarie dei nostri tempi”, hanno spiegato i curatori. “Quando ho incontrato i responsabili dell’Unhcr, l’unica indicazione che mi hanno dato è stata ‘Segui il tuo cuore’. Il progetto non voleva insistere sulle statistiche ma raccontare le storie di quelle persone”, ha detto Duley.

La mostra, ospitata alla Old Truman brewery di Londra – e organizzata con il collettivo Legacy war – durerà fino al 15 ottobre.

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