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Freedom cove, Vancouver Island, Canada. La casa e il giardino di Catherine e Wayne si sviluppano su dodici piattaforme galleggianti interconnesse e assemblate negli anni a partire dalla struttura di una ex itticoltura. (Carlo Bevilacqua)
Užupis, Vilnius, Lituania. Nel 1997 i residenti della zona hanno proclamato la Repubblica di Užupis, dotata di bandiera, valuta, presidente, consiglio dei ministri e costituzione. È principalmente votata all’arte. (Carlo Bevilacqua)
Auroville è una città sperimentale, in India. Il Matrimandir di Auroville è chiamato l’anima della città. Si praticano la meditazione e lo yoga. (Carlo Bevilacqua)
La valle degli elfi, Toscana. Attualmente gli elfi vivono in quindici nuclei autosufficienti, lontani circa un’ora di cammino l’uno dall’altro. La maggior parte delle case non ha energia elettrica, non esiste proprietà privata, non ci sono obblighi: ognuno è libero di impegnarsi in attività sociali in base alla propria volontà e inclinazione. (Carlo Bevilacqua)
Slab City è un campo occupato in una delle zone più povere e desertiche della California, Stati Uniti. (Carlo Bevilacqua)
Earthship, New Mexico, Stati Uniti. Abitazioni costruite con materiali di scarto che ottimizzano il rapporto con l’ambiente, sfruttano l’acqua piovana, massimizzano il calore e l’illuminazione solare con grandi vetrate che diventano contemporaneamente serre per coltivare prodotti agroalimentari. (Carlo Bevilacqua)
Sadhana forest, nello stato Tamil Nadu, India. Gli abitanti di Sadhana Forest seguono un’alimentazione vegana, utilizzano modelli di costruzione che rispettano l’ambiente, sfruttano l’energia solare e gestiscono consapevolmente le risorse idriche. (Carlo Bevilacqua)
Eliphante, New Mexico, Stati Uniti. Eliphante, il cui nome deriva dalla forma della prima struttura realizzata, è un caleidoscopico villaggio scultoreo creato dall’artista Michael Kahn e dalla moglie Leda Livant. (Carlo Bevilacqua)
The farm , Tennessee, Stati Uniti. Oggi la comunità conta circa 150 membri, per lo più baby boomer che hanno trascorso la maggior parte della loro vita lì. Il complesso ha una scuola, un sistema di compostaggio dei rifiuti organici, un parco macchine di golf car, ed è finanziariamente indipendente. (Carlo Bevilacqua)
Greenbank, West Virginia, Stati Uniti. A Green Bank è bandita qualsiasi emissione elettromagnetica, non esistono ripetitori per i cellulari, nessun segnale televisivo o radio né dispositivi wi-fi o forni a microonde. (Carlo Bevilacqua)

Utopie dei nostri giorni

Nel 1516 il filosofo britannico Thomas More coniò il termine utopia per descrivere una società fondata su princìpi comunitari, che vive di agricoltura, produce per il consumo e non per il mercato, e dove la proprietà privata e il denaro sono aboliti.

Si apre con questa definizione il libro del fotografo Carlo Bevilacqua intitolato Utopia (Crowdbooks), che sarà presentato il 24 marzo negli spazi dei Magazzini fotografici a Napoli. Per realizzare il suo progetto Bevilacqua è partito dalla domanda su cosa sia oggi un’utopia. E ha viaggiato in tutto il mondo per conoscere le realtà contemporanee che vivono in maniera alternativa.

“Tra il 1960 e il 1980 alcuni gruppi di uomini e donne cominciarono a vivere insieme per sviluppare un percorso di progresso, sperimentando forme sociali alternative e raggiungere una destinazione apparentemente inaccessibile”, spiega Bevilacqua, che attraverso le sue foto ha raccontano come queste comunità siano cambiate, evolute e sopravvissute alla pressione della cultura dominante.

Nel corso dei suoi viaggi ha incontrato gli abitanti di The farm, una comunità fondata nel 1971, basata sui valori della non violenza e del rispetto per la terra; è andato a Copenaghen, dove un gruppo di hippy ha occupato una base navale dismessa fondando la città libera di Christiania, nell’omonimo quartiere.

Ha poi raccontato la storia di Catherine e Wayne, una coppia che ha scelto di vivere in una casa galleggiante sulla costa di Vancouver Island, vicino al Canada, in una condizione simile all’Ecovillage di Ithaca, un insediamento nel bosco di Finger Lakes, nello stato di New York.

“Carlo Bevilacqua si muove tra gli utopisti come uno di loro. Non è uno straniero in queste terre. La sua esperienza con gli eremiti, soggetto di un precedente progetto, ha allenato la sua anima e i suoi occhi a guardare oltre la superficie”, scrive la curatrice Arianna Rinaldo nella prefazione del libro.

Le foto di Bevilacqua saranno esposte a Reggio Emilia nel circuito off del festival Fotografia europea, che si svolgerà dal 20 aprile al 17 giugno.

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