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Vincitrice del premio Canon 2017 dedicato alle fotogiornaliste. Dayana, 33 anni, è entrata a far parte delle Farc quando ne aveva 15, lasciando un bambino di quattro mesi. Con l’accordo di pace ha ritrovato suo figlio e la sua famiglia. Ha deciso di lasciare la foresta in cui viveva con gli altri guerriglieri e di andare a vivere nella casa del padre per rifarsi una vita. (Catalina Martin-Chico, Cosmos)
“Merito questo bambino”, dice Yorladis, incinta di otto mesi, nel suo alloggio nella foresta del Guaviare, in Colombia. Quando era una combattente delle Farc è rimasta incinta cinque volte e ha dovuto abortire. (Catalina Martin-Chico, Cosmos)
New Delhi, India. Donne in attesa di usare l’unico bagno funzionante. (Andrea Bruce, Noor Images per il National Geographic)
Una bidonville a Cap-Haïtien, Haïti, dove la maggior parte delle persone fanno i loro bisogni in strada tra le baracche. Le strade sono regolarmente allagate e questo favorisce il rischio di colera. (Andrea Bruce, Noor per il National Geographic)
Yacoub Moussa, giovane ufficiale siriano, all’accademia militare di Aleppo. È stato ferito al viso da un colpo di mortaio. Dicembre 2016. (Noël Quidu, per Paris Match)
Il campo profughi di Hargelleh, a Damasco, il 31 marzo 2018. Il campo ospita 19mila persone fuggite dalla Ghouta orientale, in Siria. (Noël Quidu, per Paris Match)
Un canale sul fiume Buriganga riempito di rifiuti nel quartiere di Keraniganj a Dhaka, in Bangladesh. (Gaël Turine, Maps)
Le fognature a Dakha, in Bagladesh, in cui vengono scaricati anche rifiuti tossici. (Gaël Turine, Maps)
Allevamento di polli a Jiangsu, Cina, 16 giugno 2016. (George Steinmetz, Cosmos)
Un allevamento di mucche e vitelli, Wisconsin, Stati Uniti, 22 ottobre 2015. (George Steinmetz, Cosmos)

Sulle tracce dell’attualità

Quest’anno a Perpignan, nel sud della Francia, si svolgerà la trentesima edizione del festival di fotogiornalismo Visa pour l’image. In mostra, dal 1 al 16 settembre, una selezione delle migliori storie d’attualità raccontate dalle fotografe e dai fotografi di tutto il mondo.

Tra queste, il reportage di Andrea Bruce An uncomfortable word: sanitation. Bruce ha viaggiato in India, Haiti e Vietnam, per raccontare la quotidianità di più di 950 milioni di persone che non hanno accesso a servizi igienici adeguati e che spesso entrano in contatto con acque contaminate – causa di morte ogni anno per più di un milione di bambini.

Catalina Martin-Chico invece esporrà il lavoro realizzato per il premio della Canon 2017 dedicato alle fotogiornaliste. Martin-Chico ha seguito alcune ex combattenti delle Farc, in Colombia, che dopo l’accordo di pace raggiunto nell’agosto del 2016, hanno ritrovato le loro famiglie e hanno potuto avere dei figli.

Tra gli altri, anche George Steinmetz, che ha documentato gli allevamenti intensivi per riflettere sulle scelte migliori da adattare per il futuro della Terra. E ancora i profughi della Siria fotografati da Noël Quido e la condizione dei cinque fiumi intorno a Dhaka, in Bangladesh, distrutti dai rifiuti, dall’inquinamento industriale, e dall’indifferenza nei confronti delle questioni ambientale.

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