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Amazzonia. L’anima della foresta. (Fabio Cuttica)
Amazzonia. L’anima della foresta. (Fabio Cuttica)
Amazzonia. L’anima della foresta. (Fabio Cuttica)
Hunger solutions. (Luca Locatelli)
Hunger solutions. (Luca Locatelli)
Hunger solutions. (Luca Locatelli)
Omo change. (Fausto Podavini)
Omo change. (Fausto Podavini)
Omo change. (Fausto Podavini)

L’equilibrio sottile della natura

Dal 27 ottobre all’11 novembre si svolgerà Fotografica, il festival di fotografia di Bergamo. L’edizione di quest’anno, intitolata Equilibrio sottile e curata da Denis Curti, è dedicata agli effetti del cambiamento climatico e alle conseguenze delle azioni degli essere umani sull’ambiente.

In mostra ci sono il lavoro di Fabio Cuttica, che ha documentato i danni causati dalle miniere d’oro illegali nell’Amazzonia peruviana, dove in quasi vent’anni sono stati distrutti 50mila ettari di bosco; quello di Luca Locatelli, che ha raccontato la Dutch valley (una versione olandese della Silicon valley), dove sono concentrate aziende e istituti di ricerca che si occupano di cibo e che cercano soluzioni innovative per il futuro dell’agricoltura; quello di Fausto Podavini, che nel progetto Omo change ha mostrato gli sconvolgimenti causati dalla costruzione di un’enorme diga in Etiopia. Un’indagine fotografica – cominciata nel 2011 – in cui Podavini ha raccontato le conseguenze sociali ed economiche nella vita delle comunità locali che vivono soprattutto di agricoltura e pesca.

E poi ci sono i lavori di Alessandro Grassani sulle migrazioni climatiche, e di Andrea Frazzetta sulla depressione della Dancalia, in Etiopia, una delle zone più calde della Terra. Una sezione sarà dedicata all’Artico con le foto di Ragnar Axelsson, Garsten Egevang e Paolo Solari Bozzi per riflettere sul modo in cui Groenlandia, Siberia, Alaska e Islanda fanno i conti con un ambiente ostile.

Nei diciassette giorni del festival, oltre alle mostre fotografiche ci sono incontri e dibattiti sul clima e l’ambiente.

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