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Fotografo dell’anno. Five degrees, Tamil Nadu, India, 2018. Il marito di Rasathi era un agricoltore e si è impiccato perché era in debito con una cooperativa. Secondo uno studio di Tamma A. Carleton, dagli anni ottanta a oggi il cambiamento climatico ha danneggiato le coltivazioni al punto da causare un aumento dei suicidi tra gli agricoltori. (Federico Borella, 2019 Sony world photography awards)
Fotografo dell’anno studenti. La terreta, Comunità Valenciana, Spagna. “In valenciano c’è una parola che descrive l’orgoglio per la terra a cui si appartiene, la terreta”, racconta il fotografo, “e le arance sono l’essenza della mia terra, ecco perché ho fotografato tutto quello che succede durante la raccolta”. (Sergi Villanueva, 2019 Sony world photography awards)
Fotografo dell’anno, categoria natura. Meet Bob. Bob è un fenicottero caraibico, dall’isola di Curaçao. Dopo essersi schiantato sulla finestra di un albergo è stato curato da Odette Doest, che gestisce un centro di riabilitazione per animali. L’incidente lo ha reso disabile e questo gli impedisce di tornare allo stato selvaggio, ma è diventato ambasciatore per Fdoc, una fondazione per proteggere la fauna dell’isola. (Jasper Doest, 2019 Sony world photography awards)
Fotografo dell’anno, categoria creative. Chosen (not) to be, Paesi Bassi. La foto fa parte del Radical beauty project, ideato per dare alle persone affette dalla sindrome di Down il giusto posto nelle arti visive. (Marinka Masséus, 2019 Sony world photography awards)
Fotografo dell’anno, categoria paesaggio. To the south of the colourful clouds, Dali, Yunnan, Cina, 2017. La serie documenta la trasformazione di una piccola area rurale in un’attrazione turistica e città ecologica modello. L’intervento però è presto diventato più “estetico” che ecologico, utilizzando plastica per coprire tutto quello che non è gradevole all’occhio, rimpiazzando il terriccio con uno semi artificiale e introducendo piante non indigene. (Yan Wang Preston, 2019 Sony world photography awards)
Fotografo dell’anno, categoria brief. Bridesmaids, dalla serie Ubuntu, I am because we are, sulla comunità congolese in Belgio. (Rebecca Fertinel, 2019 Sony world photography awards)
Fotografo dell’anno, categoria still life. Tartine à mâcher (Chewing toast), dalla serie Yuck. (Nicolas Gaspardel & Pauline Baert, 2019 Sony world photography awards)
Fotografo dell’anno, categoria ritratto. The edge segue il viaggio delle popolazioni paleosiberiane attraverso lo stretto di Bering per raggiungere l’America del nord, circa ventimila anni fa. (Álvaro Laiz, 2019 Sony world photography awards)
Fotografo dell’anno open, categoria motion. Harmony, Hawaii. (Christy Lee Rogers, 2019 Sony world photography awards)
Fotografo dell’anno giovani. Abuot, Stati Uniti. (Zelle Westfall, 2019 Sony world photography awards)
Fotografo dell’anno, categoria discovery. Güle Güle vuole dire arrivederci in turco, ed è un progetto per raccontare in maniera personale come stanno cambiando Istanbul e i suoi abitanti. (Jean-Marc Caimi & Valentina Piccinni, 2019 Sony world photography awards)
Fotografo dell’anno, categoria architettura. Cut outs - pools, Germania, 2018. (Stephan Zirwes, 2019 Sony world photography awards)
Fotografo dell’anno, categoria sport. Boxing against violence: the female boxers of Goma, Repubblica Democratica del Congo, 2018. Goma è nota anche come la “capitale mondiale dello stupro”, e per le donne il pugilato è un modo per difendersi dalla violenza maschile, sentirsi più forti e imparare una professione. (Alessandro Grassani, 2019 Sony world photography awards)

I vincitori dei Sony awards 2019

Il 17 aprile i giudici dei Sony world photography awards hanno scelto l’italiano Federico Borella come fotografo dell’anno, il premio più importante del concorso.

Borella ha vinto con il progetto Five degrees che documenta i suicidi nella comunità agricola del Tamil Nadu, nel sud dell’India, uno stato colpito dalla peggiore siccità degli ultimi 140 anni. L’idea di seguire queste storie nasce grazie a uno studio dell’università di Berkeley che mette in relazione l’aumento dei suicidi tra gli agricoltori indiani con i cambiamenti climatici. Secondo Mike Trow, capo della giuria della sezione professionisti, “ora che il riscaldamento globale sta cambiando le nostre vite sempre più velocemente, reportage come Five degrees sono necessari”.

La giuria ha annunciato anche i vincitori delle categorie open (per le immagini singole), studenti e giovani (dai 12 ai 19 anni). Nella grande mostra alla Somerset house di Londra, fino al 6 maggio, sono esposte le foto migliori del concorso, insieme a una selezione delle opere di Nadav Kander, l’artista a cui quest’anno è stato assegnato il premio alla carriera.

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