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Absa Tall indossa un abito dello stilista ivoriano Ibrahim Savane per il progetto Silent academy. (Marco Longari, Italia)
Vita notturna materana. (Victoria Jung e Vilma Rimpelä, Germania e Finlandia)
Matera. (Dirk Gebhardt, Germania)
Turisti a Matera. (Nick Hannes, Belgio)
La Martella, quartiere periferico di Matera. (Donal Weber e Daniel Siegersma, Olanda)
Studenti liceali a Matera. (Anne Speltz, Lussemburgo)
Il quartiere della Martella a Matera. (Marius Ionut Scarlat, Spagna)
Gioventù materana. (Rossena Petcova, Bulgaria)
La signora Maria Cattedrale nel centro storico di Matera. (Samar Hazboun e Robert Barca, Repubblica Ceca)
Turisti a Matera. (Dario Mitidieri, Italia)
Notturno della Murgia materana. (Mate Gabor e Banhegyesy Antal)

Matera vista dall’Europa

Il 20 settembre è stata presentata la mostra Visions of Europe al Museo della fotografia Pino Settanni di Matera. L’evento è nato dalla collaborazione tra Canon, Matera european photography e Matera diffusa, nell’anno in cui la città riveste il ruolo di Capitale europea della cultura.

Da “vergogna nazionale”, come la definiva Palmiro Togliatti nel 1948 a causa delle condizioni in cui vivevano gli abitanti dei sassi, Matera è diventata una città che attira turisti da ogni parte del mondo. Ma già in passato fotografi e registi si erano accorti della sua bellezza e della sua particolare fotogenia. Ecco perché realizzare una mostra come Visions of Europe ha rappresentato una sfida: invitare 28 studenti provenienti dalle scuole di fotografia di 28 paesi europei – accompagnati dai loro insegnanti – e chiedere loro di guardare Matera con uno sguardo contemporaneo, superando gli stereotipi.

Tutti i partecipanti, studenti e docenti, sono stati ospitati in Basilicata tra l’aprile e il luglio del 2019, avendo a disposizione la tecnologia Canon per realizzare i loro progetti. Queste residenze artistiche hanno prodotto migliaia di immagini, che sono state selezionate dai curatori Cosmo Laera e Francis Kohn, mentre il catalogo è stato pubblicato da Postcart sotto la supervisione di Giovanna Calvenzi.

Mettendo insieme approcci ed esperienze diversi, il risultato è una grande opera collettiva in cui gli aspetti più turistici della città sono accostati a un lato più nascosto, legato alle storie dei suoi abitanti. Come scrive Calvenzi, “professori e allievi si sono posti allo stesso livello, hanno guardato alla spettacolare fotogenia del paesaggio materano per trovare ognuno un proprio itinerario e un linguaggio per raccontarlo”.

La mostra Visions of Europe resterà aperta fino al 22 ottobre.

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