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L’attrice Wendy Windham in una parodia di una conferenza stampa alla Casa Bianca, durante il programma I cervelloni su Rai 1, nello studio 5 di Cinecittà, Roma, 1995. (Stefano De Luigi)
Paolo Bonolis intervista un concorrente del programma I cervelloni su Rai 1, nello studio 5 di Cinecittà, Roma, 1995. (Stefano De Luigi)
Il personale delle pulizie prima dell’inizio della trasmissione I cervelloni su Rai 1, condotta da Paolo Bonolis nello studio 5 di Cinecittà, Roma, 1995. (Stefano De Luigi)
Ballerine durante la trasmissione Domenica in su Rai 1, condotta da Mara Venier negli studi Rai di Cinecittà, Roma, 1996. (Stefano De Luigi)
Irene Pivetti, ex presidente della camera e deputata leghista, e Platinette prima della registrazione del programma Bisturi in onda su Italia 1. Studi Mediaset, Milano, 2004. (Stefano De Luigi)
Monitor fotografati negli studi Rai di Cinecittà, Roma, 1995. (Stefano De Luigi)
Rocco Casalino, concorrente della prima edizione del Grande fratello su Canale 5, mentre si guarda allo specchio. Rocco Casalino è l’attuale portavoce del presidente del consiglio Giuseppe Conte. Studi Mediaset di Cinecittà, Roma, 2000. (Stefano De Luigi)
La regia di un programma negli studi di Mtv Italia, Milano, 2002. (Stefano De Luigi)
Il conduttore Gianfranco Funari durante una pausa della trasmissione Funari news su Rete 4 negli studi Mediaset di Roma, 1994. (Stefano De Luigi)
Poco prima della messa in onda del programma Macao condotto da Alba Parietti e diretto da Gianni Boncompagni su Rai 2. Studi Rai di Cinecittà, Roma, 1997. (Stefano De Luigi)

Lo schermo di un’epoca

Negli anni novanta il fotoreporter Stefano De Luigi ha raccontato la televisione italiana, dietro le quinte e negli studi delle trasmissioni più popolari dell’epoca.

Il Grande Fratello, Non è la Rai, Macao, Domenica in, I cervelloni, presentatori, ballerine e ospiti: tra il 1994 e il 2000 De Luigi documenta una fase fondamentale nell’industria dell’intrattenimento, segnata dall’ascesa politica di Silvio Berlusconi e dalla messa in onda del primo reality show italiano.

Attraverso il bianco e nero il fotografo cerca un punto di equilibrio tra satira e inquietudine e si pone come un osservatore attento, in grado di guardare oltre il microcosmo carnevalesco dello spettacolo televisivo, rivelando una rappresentazione grottesca che funziona da metafora dell’Italia di allora e di oggi. Sono scatti che raccontano un momento particolare in cui si impongono nuovi modelli di comunicazione, dove le parole si urlano, le opinioni fanno leva sul sensazionalismo e le notizie devono colpire e sedurre, prima di essere vere e verificate.

L’archivio creato da De Luigi in quegli anni è diventato una mostra, Televisiva, curata da Giusi Affronti e ospitata da Other Size Gallery by Workness a Milano, dal 6 febbraio al 10 aprile.

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